Vedere un’azienda ripartire con il vento in poppa, dopo le ondate di crisi degli ultimi anni rese ancora più devastanti dagli “effetti collaterali” sul mercato mondiale provocati dalla pandemia, per moltissime persone oggi ha l’effetto di un’iniezione di fiducia, fa guardare all’orizzonte in modo positivo, perfino con rinnovato entusiasmo. Vedere quell’azienda ripartire grazie anche a un proprio, magari piccolo ma comunque importante, contributo può suscitare perfino gioia, emozione. Esattamente le sensazioni che emergono dalla poche righe che Roberto Spadavecchia, al timone con la figlia Barbara della Navaltecnosud di Bari (azienda che per moltissimi cantieri nautici, oltre che armatori, di tutto il mondo è letteralmente diventata sinonimo dei migliori prodotti per la nautica, come invasi, cavalletti, puntelli, tacchi, sia fissi che regolabili, selle fisse e trasportabili con carrelloni motorizzati, bilancini, carrelli trainati, stive e scaffali per ogni tipologia di natante, cabine retrattili su ruote o su binari per stoccaggio e per verniciatura) ha postato su facebook (clicca qui per leggere) per festeggiare l’alaggio del primo megayacht realizzato dai Cantieri del Mediterraneo di Sanremo. Un cantiere storico (aperto negli Anni ’60 a Capo Verde a Bussana e successivamente acquisito dalla famiglia Amerio che l’ha destinato alla costruzione dei primi 35 Amer e, successivamente, al refitting di imbarcazioni e che recentemente ha visto entrare nella compagine sociale la famiglia Maggiali ) tornato in piena attività grazie agli importanti investimenti sostenuti dalla proprietà sia per la parte tecnologica, come l’acquisto di un ‘travel lift’ della capacità di 430 tonnellate utilizzato proprio per alare il primo scafo da 50 metri che ha inaugurato la “nuova stagione cantieristica”, sia strutturali. In altre parole, l’inizio di un nuovo capitolo nella storia dei cantieri che puntano a creare un polo di riferimento nel Ponente ligure con l’utilizzo di maestranze locali. Un nuovo capitolo nel quale figura anche il nome della Navaltecnosud , con la fornitura di tacchi fissi da 100 e da 50 tonnellate e cavalletti verticali con portata da 30 a 50 tonnellate e altezza variabile, che Roberto Spadavecchia ha voluto festeggiare condividendo sui social “le meravigliose foto della nostra ultima fornitura di taccate per megayacht che ci arrivano dai Cantieri del Mediterraneo di Sanremo” e ribadendo come per tutta la “squadra” di Navaltecnosud sia stato “un onore e un’emozione unica vedere i propri prodotti utilizzati per l’alaggio del loro primo megayacht”. Sensazioni difficili da dimenticare, come quelle che Roberto e Barbara Spadavecchia hanno potuto provare molte altre volte in passato, dopo essere stati scelti dai più importanti cantieri mondiali per “affiancarli” in progetti altrettanto importanti, ma che oggi, con l’ondata di contagi che non si è ancora conclusa, hanno un significato forse ancora più profondo. Facendo rifiorire l’entusiamo nella nautica. E, guarda caso, proprio salpando dalla città dei fiori…
Testo realizzato da Baskerville Comunicazione & immagine srl per mareonline.it
pubblicato il 13 Marzo 2022 da admin | in | tag: Barbara Spadavecchia, Cantieri del Mediterraneo di Sanremo, famiglia Amerio, famiglia Maggiali, Navaltecnosud di Bari, Roberto Spadavecchia | commenti: 0