Un po’ fotografie, un po’ disegni. Sono le immagini di Carlo Borlenghi più vicine all’arte, intesa come capacità di caratterizzare l’immagine con l’immissione di un personale segno. E probabilmente figurano anche in cima alla lista degli scatti che hanno regalato al celebre fotografo di mare le maggiori soddisfazioni, rendendolo immediatamente riconosciuto e riconoscibile per il proprio stile. Un obbiettivo al quale moltissimi ambiscono, ma che in pochissimi riescono a centrare, trasformando la fotografia in autentica arte. Un’arte che a volte nasce quasi per caso. Esattamente come accaduto per foto-disegni riemerse dal passato, da un’emozione particolare vissuta una ventina d’anni fa e destinata a restare in gestazione per moltissimo tempo prima che quell’embrione si trasformasse in una splendida realtà.
Carlo Borlenghi si trovava alle Hawaii dove aveva fotografato le tradizionali canoe. Una sera, riguardando le foto scattate, ne aveva trovata una venuta mossa e la stava per scartare, quando, ripensandoci, aveva deciso di tenerla da parte. Non si sentiva di eliminare uno scatto, seppur non riuscito, in grado comunque di trasmettergli un’emozione. L’aveva conservato e ogni tanto quell’immagine gli tornava in mente.
Fino a quando è riemersa prepotentemente dai suoi ricordi durante la Rolex Ila Bela Sailing Week, in una giornata di zero vento e con il cielo nero. Non si poteva certo rappresentare l’evento in quelle condizioni e, così per gioco e per ammazzare la noia, Carlo Borlenghi ha iniziato a scattare cercando di ottenere caratteristiche simili a quelle di un disegno. Un obiettivo non facile da raggiungere, soprattutto nella parte più difficile, quella che punta a riprodurre altri scatti simili controllando la macchina, muovendola a una certa velocità, sfuocando, giocando suoi tempi e sui diaframmi, assumendo cioè il pieno controllo dello strumento fino a usarlo come un vero e proprio pennello. “Quando si ottiene tutto ciò, si prova la più grande soddisfazione, perché gli scatti li hai immaginati, creati, plasmati e modificati secondo il tuo desiderio. Solo queste fotografie le sento veramente mie creazioni. Le altre, quelle tradizionali, posso catturarle, in maniera più o meno apprezzabile, ma sono comunque a disposizione di tutti. Io colgo l’attimo, il particolare episodio, ma comunque tutto dipende dagli altri da chi “la scena” la crea.
Adesso le immagini, stampate in digitale su carte di pregio e limitate a 300 multipli, posso proporle ai tanti amanti della vela, per le case e gli uffici proprio come si faceva in passato; cioè prima della presenza, a volte eccessiva, dei marchi degli sponsor”. Un aspetto va sottolineato: non è un lavoro di computer grafic; qui il 90 per cento dell’immagine viene davvero creato dall’autore. In postproduzione si corregge solo un po’ di contrasto e poco altro. “Mi piacerebbe”, conclude Carlo Borlenghi”, continuare a percorrere la nuova strada con la convinzione di poter realizzare interessanti mostre, libri, installazioni”. Superare l’ennesima frontiera dell’immagine: ecco la nuova personale sfida del fotografo capace di dipingere con un click…
Libero adattamento per mareonline.it del testo di Ricardo Sassoli pubblicato sul numero 76 di Arte Navale. Su gentile concessione della rivista Arte Navale. Le immagini di Carlo Borlenghi sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali.
pubblicato il 29 Giugno 2016 da admin | in | tag: Carlo Borlenghi, fotografie - disegni, Rolex Ila Bela Sailing Week | commenti: 0