Un solo oggetto può cambiare l’aspetto, l’atmosfera di qualsiasi ambiente, regalandogli un fascino unico. Avviene, per esempio, con diversi modelli di lampade o plafoniere in ottone, dal fascino d’antan, che arredano le cabine delle imbarcazioni o i saloni di uno yacht club; o per gli oblò che appesi a una parete di una camera di un B&B al mare danno ancor più la sensazione di sentirsi in vacanza, così come magari l’appendiabiti vicino alla porta, a forma di bitta; o, ancora, un tavolo al ristorante capace di abbinarsi come nessun altro ai piatti di pesci e crostacei…. Oggetti come quelli realizzati dalla Foan, azienda genovese specializzata nell’arredo nautico, in grado di cambiare volto a un ambiente con un unico oggetto ma, sempre più spesso, anche di realizzare oggetti unici, su commissione, per clienti che desiderano qualcosa di diverso, di personalizzato. Oggetti d’arredo spesso commissionati fornendo un modello da seguire o consegnando un semplice disegno, uno schizzo sulla base del quale i migliori artigiani possano realizzare il “negativo” e poi il pezzo finito. Migliori artigiani proprio come lo sono Filippo Passalacqua e suo fratello Matteo che insieme con il padre Pietro Mario portano avanti la bottega artigiana di Stori, alle porte di Genova, che il nonno, Silvio Cappellino aveva fondato e fatto crescere affiancato dai figli Silvana e Giorgio. Un laboratorio aperto nel 1975 dal quale, nei decenni, sono usciti migliaia di oggetti realizzati in ottone, la lega di rame e zinco protagonista assoluta sui mari per la sua capacità di non corrodersi, a differenza del ferro aggredito dall’acqua salata. Un metallo raccontato addirittura da Omero, che lo associò alla dea della bellezza e dell’amore Afrodite e la cui storia è legata perfino al mito di Atlantide, dove secondo antichi scritti “si trovava un metallo dal colore rossastro che per bellezza era secondo soltanto all’oro”. Un metallo che veniva trasportato sulle navi sotto forma di piccoli lingotti e che da oltre 45 anni è destinato, sui tavoli da lavoro della Foan, a prendere le sembianze di lampade, targhe, corrimano, oblò, piantane, campane, stemmi applicati su supporti in legno, ma anche “vascelee”, come vengono chiamate in genovese le “ringhierine” da applicare ai lavandini per trattenere gli oggetti messi ad asciugare. Tutti realizzati seguendo antiche tradizioni: preparando innanzitutto, sulla base di un “campione” o di un disegno, un modello in legno o in plastica, preferibile per qualità anche ai più moderni “calchi” realizzati dalle stampanti in 3D, per poi passare alla fusione con la lavorazione a staffa (con il materiale incandescente che viene versato nelle forme contenute nelle staffe , l’estrazione del pezzo dalla staffa “ a terra”, utilizzando una sabbia molto sottile) e alla finitura con la pulitura seguita dalla lucidatura finale. Una lavorazione artigianale, come sottolinea Filippo Passalacqua, indispensabile per soddisfare le esigenze di una clientela che ama ancora “oggetti pesanti”. E che, sempre più sembra apprezzare, sull’onda di un desiderio diffusissimo di tutelare l’ambiente, in una visione sempre più attenta al recupero e alla sostenibilità, il riutilizzo di vecchi pezzi navali. Una clientela che “approda” alla Foan (quasi sempre navigando nel mare di internet, inviando via e mai, le proprie richieste e ricevendo, sempre per posta elettronica le immagini del lavoro, anche nelle diverse fasi di avanzamento per i lavori più importanti) da ogni regione italiana, ma con diversi “affezionatissimi acquirenti” anche nel Nord Europa, in Francia, Germania e Svezia. Una clientela spessissimo costituita da “privati”, alla ricerca magari di qualcosa che possa far respirare la brezza marina anche in un ambiente distante centinaia di chilometri dalla costa più vicina, ma sempre più frequentemente anche da titolari di attività legati alla navigazione: responsabili di cantieri nautici o di porti turistici, di associazioni di “lupi di mare” o di gestori di locali dove trascorrere una serata cenando o bevendo dell’ottima birra, del vino, del rum. “Addetti ai lavori”, come si suol dire, accomunati magari, oltre che dal desiderio di arredare in modo unico una cabina, una stanza, o un salone, dalla volontà di regalare ad amici, soci, clienti oggetti unici destinati a sottolineare l’appartenenza a un “gruppo”. Oggetti sempre ed esclusivamente in ottone, il “rame dorato” che nel Medioevo sarebbe stato usato anche per fabbricare strumenti musicali, un “ materiale” pronto a tornare nuovo dopo ogni lucidatura per togliere quella patina di opaco che, ricorda Filippo Passalacqua, è la “difesa” delle lega contro la corrosione, consentendogli di avere una vita lunghissima. Come straordinariamente lunga è la tradizione degli oggetti d’arredo di mare che la famiglia di Filippo Passalacqua fa rivivere ogni giorno, senza mai dimenticare il passato ma guardando anche al futuro. Che oggi, spiega l’erede della dinastia di artigiani dell’ottone di Sori, vicino a due perle della riviera come Samogli e Portofino, significa soprattuto saper affiancare ad alcune decine di prodotti in catalogo sempre richiestissimi realizzati “in serie”, anche se sempre artigianalmente, anche oggetti “nuovi”, fuori catalogo, creati su commissione, esaudendo anche i desideri più particolari. Come quello di un cliente che in ottone ha voluto una statua statua del Cristo degli abissi, alta quasi un metro, impresa per la quale Filippo Passalacqua ha dovuto “seguire una rotta lavorativa” diversa dal solito, che appartiene solitamente dagli orafi: quella del calco a cera persa. A dimostrazione che con il “rame dorato” che da 3000 anni solca la storia e con la miglior abilità manuale, nulla è impossibile.
pubblicato il 29 Giugno 2024 da admin | in | tag: Filippo Passalacqua, Foan, migliori arredi in ottone, oggetti d'arredo in ottone, oggetti d'arredo in ottone per porti turistici, oggetti in ottone, oggetti in ottone artigianali, oggetti in ottone per cantieri nautici, oggetti in ottone per yacht club, rame dorato | commenti: 1
I supporti bianchi in plastica per le lampadine (a proposito, hanno un nome tecnico…. quelli ai quali le lampadine vanno avvitate…..) possono essere colorati, magari in color bronzo in modo da scomparire? Ed è un servizio aggiuntivo che fate voi? Grazie. Ps: fate e -commerce?