Le “autostrade del mare”, soluzione in pole position nella corsa a trovare alternative al trasporto merci su gomma (con previsioni di crescita continua nei prossimi anni grazie anche agli incentivi e agli investimenti per la logistica intermodale e con la reale prospettiva di diventare snodo d’eccellenza per la connessione con il bacino del Mediterraneo, non solo a servizio dell’Italia, ma di tutta l’Europa e con una “rotta” ben chiara tracciata dal piano strategico “Connettere l’Italia” voluto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per poter “viaggiare” hanno bisogno di nuovi “piloti”. Persone in grado di gestire l’impressionante traffico di merci (e passeggeri) che ogni giorno si sposta nel mondo attraverso le flotte di navi ferry e Ro-Ro Pax. Professionisti dei trasporti e della logistica via mare davanti ai quali c’è un vero e proprio mare di opportunità di carriera, a patto di possedere le competenze adeguate. Come quelle fornite dall’Istituto di istruzione secondaria Righi di Chioggia dove è possibile conseguire il diploma in “Trasporti e Logistica – Conduzione del mezzo navale”. Un attestato che rappresenta l’approdo finale al termine di un percorso di studi che, come affermano i promotori, “permette di identificare, acquisire e approfondire le competenze relative alle modalità di conduzione delle navi per quanto attiene alla pianificazione del viaggio e alla sua esecuzione impiegando le tecnologie e i metodi più appropriati per salvaguardare la sicurezza delle persone e dell’ambiente e l’economicità del processo”. Ma allo stesso tempo un diploma che riconosce il titolo di Allievo ufficiale di coperta che appresenta il punto di partenza da cui salpare verso un futuro professionale ricco di soddisfazioni, grazie alla capacità, acquisita a conclusione del percorso quinquennale, di identificare, descrivere e comparare le tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto in riferimento all’attività marittima; interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico e gestire le relative comunicazioni nei vari tipi di trasporto; gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri; gestire l’attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l’ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata. E, ancora, organizzare il trasporto in relazione alle motivazioni del viaggio e alla sicurezza degli spostamenti; cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo; controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di trasporto navale e intervenire nella fase di programmazione; operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative di settore sulla sicurezza. Un bagaglio di conoscenze grazie al quale, spiegano sempre i responsabili dell’istituto, “il diplomato potrà trovare impiego come ufficiale di navigazione addetto alla manovra e conduzione del mezzo, oppure tecnico delle infrastrutture del trasporto, della gestione del traffico e della relativa assistenza e sorveglianza, addetto alla gestione e organizzazione delle procedure di imbarco/sbarco, spostamento e trasporto dei passeggeri, addetto alla gestione degli spazi di bordo e dei servizi di carico/scarico delle merci”. Tutto questo per chi, alla fine delle superiori, vorrà “imbarcarsi” nel mondo del lavoro, mentre a chi vorrà proseguire gli studi il diploma consentirà l’accesso alle facoltà di Ingegneria, Ingegneria navale, Ingegneria dei trasporti, Scienze e tecnologie della navigazione. Forti di una preparazione costruita grazie all’ utilizzo di un laboratorio di carteggio per la lettura e il tracciamento delle rotte su carta nautica, alle prove di cinematica e manovra mediante simulatore navale, al riconoscimento degli astri e allo studio dell’astronomia nautica, ma anche all’attività di voga con imbarcazione a remi dell’istituto e attività di tutela e monitoraggio delle spiagge, il tutto con gli con gli studenti accompagnati in un percorso di avvicinamento del mondo del lavoro seguendo corsi di sicurezza e svolgendo attività di stage presso aziende marittime locali e nazionali. Una rotta fra scuola e mondo del lavoro che Riccardo, allievo del quinto anno, ha voluto raccontare partendo dalla sua esperienza di due settimane su una nave da dragaggio che navigava da Trapani a Palermo per la realizzazione di una diga: “È stata l’esperienza più bella e interessante fatta in questi cinque anni. In due settimane ho imparato tanto e soprattutto ho capito come funziona questo tipo di lavoro. Ho utilizzato alcuni degli strumenti di bordo, ho effettuato gli aggiornamenti delle carte nautiche e dei portolani e, soprattutto, ho preso consapevolezza di come funziona veramente la vita a bordo di una nave, la collaborazione che c’e tra tutti i membri dell’equipaggio, tutti si aiutano. Un’esperienza cosi dovrebbero farla tutti, per capire se è la strada che fa per loro “. Un’esperienza alla portata di moltissimi giovani in cerca di una loro strada verso il mondo del lavoro e ai quali questa scuola può aprire le porte “verso un settore in forte crescita, che guarda al futuro e che non si è mai fermato, neanche in un periodo di forte crisi economica come quello che stiamo affrontando oggi”.
pubblicato il 11 Febbraio 2024 da admin | in | tag: come diventare un professionista dei trasporti via mare, diploma di allievo ufficiale di coperta, Istituto Righi di Chioggia, le scuole per lavorare in mare | commenti: 0