Hanno deciso di cambiare la rotta delle proprie gigantesche navi cargo e lo hanno fatto per una ragione ben precisa: contribuire alla protezione delle balenottere azzurre e degli altri cetacei che vivono nelle acque al largo delle coste dello Sri Lanka. Una decisione per ridurre sempre più l’impatto ambientale che i giganti del mare costruiti nei cantieri hanno ogni giorno sulla vita di giganti del mare in carne e ossa, come i cetacei, che i responsabili di Msc hanno deciso di adottare, raccogliendo i suggerimenti di numerosi scienziati, utilizzando come “carte di navigazione” la ricerca effettuata dai responsabili dell’International Fund for Animal Welfare (Ifaw), con il World Trade Institute (Wti), la Biosphere Foundation, l’Università di Ruhuna, in Sri Lanka, Raja and the Whales e l’Università di St Andrews (nel Regno Unito), e approvate anche dal World Wide Fund for Nature (Wwf). Accettando di cambiare così la rotta delle proprie navi e non per ragioni commerciali, ma per dimostrare che il bene degli abitanti del mare si può difendere in diversi modi: sicuramente riducendo sempre di più l’impatto ambientale, tagliando le emissioni nocive ma anche modificando l’impatto delle navi sul delicato ecosistema degli oceani, reindirizzando le navi della propria flotta che passano dallo Sri Lanka, con il porto di Colombo che rappresenta un importante hub di trasbordo per il commercio globale, su una nuova rotta che si trova a circa 15 miglia nautiche a sud dell’attuale Traffic Separation Scheme per la navigazione commerciale, ma anche riducendo sensibilmente la velocità di navigazione intorno al Golfo del Bengala. “Il settore della navigazione commerciale può svolgere un ruolo importante nella protezione dei cetacei, in particolare nel contribuire a ridurre il rischio di collisioni delle navi con le balene e Msc è orgogliosa di essere ai primi posti nelle classifiche di sicurezza delle navi per la protezione ddi questi straordinari abitanti del mondo sommerso”, ha dichiarato Stefania Lallai, vicepresidente per la sostenibilità di Mediterranean Shipping Cruises. “ Ma non dobbiamo fermarci qui: è essenziale sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e incoraggiare la collaborazione tra industria, organismi scientifici, società civile e governiper produrre uno sforzo collettivo per fare di più per ridurre al minimo il rischio di urti con le navi”.
pubblicato il 18 Ottobre 2022 da admin | in | commenti: 0