Diventare maestri del mare frequentando la miglior “università” che sia possibile immaginare e, come non bastasse, con la retta pagata? Un sogno pronto a trasformarsi in una splendida realtà grazie a un nuovo progetto varato da Fincantieri che ha deciso di avviare un programma di formazione retribuito con l’obiettivo di far approdare nei propri cantieri entro l’estate 90 nuovi dipendenti perfettamente pronti per prendere parte alla costruzione di nuovi gioielli della navigazione. Una nuova rotta (tracciata nell’ambito di Distretto Italia, il programma di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, lanciato nel 2023 dal Consorzio Elis, di cui Fincantieri fa parte) destinata a far approdare 90 giovani nel mondo del lavoro illustrata a Roma in occasione di un evento al quale hanno preso parte Luciano Sale, direttore delle risorse umane e delreal estate, Luigi Matarazzo, direttore generale della Divisione navi mercantili, Pietro Cum, amministratore delegato di Elis, Enzo De Fusco, consulente del lavoro e docente universitario, e Maurizio Millico, responsabile per l’Italia del settore strategia sviluppo di Indeed, oltre a Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, che ha voluto evidenziare come “il futuro industriale italiano passi dalla formazione di manodopera specializzata, non più manodopera ma l“testa d’opera” di domani. Nasce da questa concezione il progetto Maestri del mare, un progetto di formazione retribuita volto all’assunzione di giovani talenti con l’obiettivo”, ha sottolineato Pierroberto Folgiero, “di rendere attrattive e all’avanguardia le professioni che i giovani italiani tendono a trascurare, riavvicinadoli alla produzione, al lavoro operaio qualificato, alle nuove tecnologie, agli elevati standard di eccellenza che contraddistinguono i nostri prodotti.” “Maestri del Mare parte dal fabbisogno di profili professionali di una grande azienda italiana e crea opportunità per i giovani”, ha aggiunto Pietro Cum, “Sentiamo spesso parlare di aziende che cercano personale e non lo trovano e di giovani sfiduciati. Quando mondo della formazione e del lavoro si uniscono, scopriamo che una soluzione al problema esiste”. I primi due corsi di formazione, per addetti ai controlli dimensionali e addetti alla conduzione degli impianti navali, coinvolgeranno 30 risorse. Nei prossimi mesi sono già pianificati altri quattro corsi, volti a formare anche operatori navali e gruisti-imbragatori. Novanta opportunità di costruirsi un futuro lavorativo qualificato, utilizzando nuove tecnologie, realizzando progetti con elevatissimi standard di eccellenza dei quali andar fieri nel tempo.
pubblicato il 16 Febbraio 2024 da admin | in | commenti: 0