Ci sono bacini d’acqua le cui origini sprofondano nella notte dei tempi. E altri che hanno una vita brevissima. È il caso del lago Tasman, creatosi appena 25 anni fa la dove termina l’omonimo ghiacciaio. Un gigantesco fiume gelato che negli ultimi 10 anni si è ridotto considerevolmente a causa dell’innalzamento delle temperature e che, collocato a una quota di appena 730 metri sul livello del mare, appare destinato a scomparire, come ha confermato anche il glaciologo Martin Brook della Massey University di Auckland. Un lago lungo più di sette chilometri e profondo circa 250 metri che continua a crescere via via che il ghiacciaio continua ad accorciarsi preoccupando scienziati e difensori delle teorie sul global warming ma attirando anche la curiosità dei viaggiatori alla ricerca di esperienze uniche, memorabili.
pubblicato il 24 Dicembre 2014 da admin | in Viaggi & Rotte nel mondo | tag: Aoraki Mount Cook Village, Bede Ward, Charlie Hobbs, ghiacciaio Mueller, Glacier Explorers, Glacier Sea Kayaking, laghi glaciali, lago Tasman, Massimo Martino | commenti: 0
scelte fra un mare di rotte e approdiAttraverso la finestra dell'ufficio vedo un cielo color piombo sopra una distesa di condomini di cemento. Una tristezza infinita. Così