Le piroghe dei pescatori lasciano la spiaggia sotto la spinta possente dei remi. I rematori lanciano le imbarcazioni il più velocemente possibile per superare la risacca creata dalle forti correnti atlantiche. Raggiunta la sommità dell’onda, le sottili imbarcazioni si impennano con la prua verso il cielo e i pescatori urlano spostandosi ritmicamente per evitare il capovolgimento. Vista dagli spalti del castello di Senya Beraku, una delle innumerevoli fortezze costruite dalle potenze europee sulle coste del Golfo di Guinea tra il XV e il XVIII secolo, la scena sembra senza tempo. Ci si sente immediatamente dentro le pagine di un romanzo di Joseph Conrad, parte di quella stessa trama che porta il personaggio autobiografico di Marlow verso il “cuore di tenebra” del misterioso Continente Nero: “Alle pagaie stavano dei negri. Di lontano si vedeva brillare il bianco dei loro occhi. Gridavano, cantavano; i corpi grondanti sudore; quella gente aveva facce come maschere grottesche; ma aveva ossa, muscoli, una vitalità selvaggia, un’intensa energia nel movimento, naturale e autentica come la risacca lungo la loro costa… Era un gran conforto stare a guardarli”.
pubblicato il 10 Agosto 2020 da admin | in Storie, Viaggi & Rotte nel mondo | tag: Bruce Chatwin, Bruno Zanzottera, castello di Senya Beraku, Compagnia delle Indie Occidentali, Costa degli Schiavi, Danxomé, fortezza di San Giorgio de la Mina, Francisco Felix de Souza, Golfo di Guinea, Il Vicere di Ouidah, la tomba dell’uomo bianco, Ouidah, traffico di legno d'ebano, tratta degli schiavi | commenti: 0“All’inizio c’era solo il piacere del viaggio, la voglia di conoscere e scoprire luoghi misteriosi dove vivono popoli con tradizioni e stili di vita tra i più vari”. Bruno Zanzottera, fotografo nato a Monza nel 1957, si presenta così. “Presto però andare per il mondo non è stato più sufficiente. Volevo raccontare esperienze e incontri. Volevo mostrarli attraverso le immagini”. Affascinato dalla cultura celtica, da adolescente Zanzottera visita l’arcipelago britannico. Nei suoi reportage racconta la Dublino di James Joyce e i vichinghi delle isole Shetland. Nel 1979 arriva il suo primo viaggio africano, partendo dalla Francia con una Peugeot 404 che lo porta, attraverso il Sahara, fin sulle sponde dell’Oceano Atlantico negli Stati affacciati sul Golfo di Guinea. È amore a prima vista.
pubblicato il 18 Agosto 2018 da admin | in | tag: Bruno Zanzottera, cerimonie regali Ashanti, piroghe del Golfo di Guinea | commenti: 2
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto