Nel Decreto legge Crescita, il documento contenente le misure urgenti definite dal governo italiano per rilanciare l’economia del Paese, non c’è una solo accenno alla nautica e al turismo nautico, nonostante questo settore di eccellenza del Made in Italy abbia fatto già registrare una perdita di oltre 20mila i posti di lavoro diretti. E, come non bastasse, persino la richiesta di istituire un registro nazionale delle imbarcazioni e navi da diporto, voluto a gran voce dal comparto per dare chiarezza al mercato e allontanare l’immagine di negativa cucitagli ormai addosso, è stata respinta. Un segnale di totale disinteresse da parte del governo che, come stesse giocando a “battaglia navale” sembra aver deciso di colpire e affondare un comparto che per anni ha trainato l’economia, una scelta incomprensibile quanto dannosa che ha scatenato la reazione di Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina Confindustria Nautica, amareggiato, deluso, arrabbiato per aver visto dissolversi nel nulla gli impegni presi in occasione dell’ultimo Salone nautico di Genova sia dal ministro dello Sviluppo Corrado Passera sia dal vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia. “Nonostante quegli impegni non ci sono riferimenti alla nautica nel Decreto legge Crescita, e questo provoca un profondo disappunto e una grande delusione in tutti i rappresentanti del settore”, ha affermato Anton Francesco Albertoni .
pubblicato il 6 Dicembre 2012 da admin | in Associazioni in Italia | tag: Agenzia delle entrate, Anton Francesco Albertoni, Attilio Befera, Corrado Passera, Decreto legge Crescita, Mario Ciaccia, ministro dello Sviluppo, nuovo redditometro, registro nazionale delle imbarcazioni, Ucina Confindustria Nautica, vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti | commenti: 6Gli imprenditori del settore nautico presenti al Salone di Genova, che pochi giorni fa avevano deciso di manifestare la loro delusione e la loro rabbia nei confronti del Governo per le assurde “manovre” adottate nei confronti del settore, non prendendo parte, per la prima volta in 52 anni, alla cerimonia d’inaugurazione, non avranno occasione di far ascoltare le proprie ragioni direttamente al ministro per lo Sviluppo Economico, le Infrastrutture e i Trasporti, Corrado Passera, come sembrava invece ormai certo. Nell’immediata vigilia dell’incontro, fissato per le 16.30 di sabato 13 ottobre, durante il quale il ministro aveva dato la disponibilità ad ascoltare in prima persona le istanze del comparto nautico (che da tempo denuncia uno stato di crisi senza precedenti, invocando attenzione da parte dell’esecutivo e richiedendo provvedimenti indispensabili per invertire un trend negativo che negli ultimi tre anni ha causato il dimezzamento del fatturato e la perdita di 20mila posti di lavoro), il ministro ha comunicato infatti che non sarà presente a Genova. A confermarlo, con un comunicato, sono i rappresentanti dell’Ucina, l’associazione di categoria, che aveva invitato Corrado Passera al Salone.
pubblicato il 12 Ottobre 2012 da admin | in Associazioni in Italia, Eventi in Italia | tag: Corrado Passera, redditometro per la nautica, tassa di stazionamento per le barche, Ucina | commenti: 2“Mi rivolgo al mondo politico per chiedere perché un Paese che vive di turismo, vero e proprio ”petrolio dell’Italia”, abbia impiegato 20 anni per fare una legge accettabile in materia di porti, perché i nostri scali sono costretti a operare in un limbo di isolamento logistico, bloccati nello sviluppo. E questo nonostante un consenso generale all’interno delle commissioni parlamentari”. A porre la domanda è stato Paolo Uggè, vicepresidente nazionale di Confcommercio-Imprese per l’Italia e presidente nazionale di Fai Conftrasporto, che, aprendo a Roma il convegno “Infrastrutture, trasporti, logistica e mobilità, sciogliere i nodi per competere”…
pubblicato il 16 Maggio 2012 da admin | in Associazioni in Italia | tag: bassa profondità degli scali marittimi, Confcommercio-Imprese per l'Italia, Corrado Passera, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paolo Uggé, porti, retro porti, scarsa disponibilità di banchine |
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto