È il Santo Spirito il galeone ritrovato da due sommozzatori durante un’immersione nella zona di Porto Pidocchio, nell’Area Marina Protetta di Portofino, a 5o metri di profondità ? A tre mesi dal ritrovamento l’ipotesi che possa trattarsi davvero di quello che è stato dei più grandi galeoni italiani, naufragato al largo di Camogli nel 1579, sembra farse sempre più largo e presto potrebbe trovare una conferma definitiva grazie ai risultati delle operazioni di ricognizione affidate ai carabinieri subacquei e che potrebbero riportare a galla un vero tesoro. “Da un relitto di quest’epoca ci possiamo aspettare che emergano monete ma anche strumenti di navigazione, come sestanti o sfere armillari, e ancora artiglierie, ancore”, ha commentato Alessandra Cabella, storica dell’arte, subacquea della soprintendenza. “Tutti oggetti che potranno aiutarci a datare il relitto,”. Una conferma attesa con particolare emozione dai due scopritori, Gabriele Succi ed Edoardo Sbaraini che a fine febbraio stavano facendo una immersione esplorativa, quando la loro attenzione è stata attirata da un’area coperta da reti da pesca abbandonate e altri indizi che annunciavano la presenza di un un relitto.
pubblicato il 20 Giugno 2020 da admin | in | tag: Alessandra Cabella, Edoardo Sbaraini, Gabriele Succi, galeone Santo Spirito, relitto di 400 anni fa scoperto a Portofino | commenti: 0
che ha cambiato i costumi di vitaDopo aver scoperto che Monica quest'estate l'ha regalato al "Fabri" (per andare a Saint Tropez, appunto) possiamo tranquillamente eleggerlo numero