L’obiettivo, come ha spiegato la relatrice al decreto legge sulle liberalizzazioni Simona Vicari, è quello di “evitare la fuga dai nostri porti”. E per raggiungerlo il Governo italiano ha deciso di modificare la tasse sulle barche: non più un’imposta sullo stazionamento ma sul possesso. La modifica, approvata in commissione durante l’esame del decreto legge sulla liberalizzazione riscrive di fatto quanto previsto in un primo tempo dal decreto legge Salva-Italia. Per gli importi si va dagli 800 euro annuali per le barche dai 10,1 ai 12 metri fino ai 25mila euro per unità con scafo superiore ai 64 metri.
pubblicato il 29 Febbraio 2012 da admin | in Marina in Italia | tag: fuga dai porti italiani, liberalizzazioni, Simona Vicari, Tassa sulle barche | commenti: 3
Un esempio per un mare di amministratoriIn un mare di amministratori pubblici di cui vergognarsi eccone "emergere" - in tutti i sensi - uno di cui