HOME PAGE
  • Home Page
  • Chi Siamo
  • I più letti
  • I commenti
  • NOI C'ERAVAMO
  • Aree Tematiche
    • Accessori & Partner
    • Approdi d'autore
    • Antiquariato & Aste
    • Associazioni
    • Cantieri & imbarcazioni
    • Case damare, Collezionismo & Modellismo
    • Compro&vendo
    • Crociere & Charter
    • Cucina di mare
    • Diario di Bordo
    • Fotografia
    • Mare by night
    • Mondo sommerso
    • Musei
    • News
    • Pesca
    • Porti & Marina
    • Regate ed eventi
    • Shopping
    • Storia & lettura
    • Traghetti
    • Viaggi & Idee per le vacanze

IL MARE COME NON LO AVETE MAI VISTO

Barche da provare

Anvera 55S, la barca
che diventa un'isola

Cantieri & refitting

Naval Tecno Sud, gli yacht
navigano sulla terra

Materiali & servizi

Treccificio Borri,
l'azienda legata al mare

Imprese di mare

L'azienda che tiene alta la
bandiera italiana sui mari

Mare di tecnologia

Stive porta barche
l'invenzione vincente

Meteo

Il sito per navigare
lontano dai pericoli

Sicurezza in mare

Primo soccorso, meglio
impararlo a bordo

Mare sostenibile

Ricarica elettrica nei porti,
c’è una montagna di soluzioni

Traghetti

Grimaldi raddoppia
le corse per la Sardegna

Immersione nel Carnatic, caduto nella
trappola del reef 150 anni fa

Mar Rosso settentrionale, reef che fronteggiano l’arcipelago di Hurghada per poi spingersi in direzione dell’isola di Gobal, Sha’ab Abu Nuhas e Sha’ab Ali sul versante del Sinai: un tratto di mare che ha rappresentato, fin dai tempi più remoti, una delle principali vie di comunicazione per molte civiltà che in epoche diverse si sono sviluppate lungo le coste del Nord Africa, del Medio Oriente e dell’Europa. Ma anche un tratto di mare che ha sempre rappresentato una trappola pericolosissima, spesso mortale, per i marinai che lo attraversavano.
Come testimoniano i numerosi relitti di scafi affondati in quello che, di fatto, rappresenta il prolungamento meridionale del Golfo di Suez, compreso tra le isole di Gobal, di Shadwan e la costa ovest del Sinai meridionale, e indicato sulle cartine nautiche come lo Stretto di Gobal.

Un’immersione da fiaba in compagnia di delfini, mante, tartarughe…

È qui, poco lontano da Sha’ab Abu Nuhas, che i bellissimi quanto pericolosissimi reef madreporici (popolati da branchi di delfini che hanno trovato l’ambiente ideale nella laguna di Umm Usk, dalle spettacolari mante che nuotano in gruppo a Sha’ab El Erg durante la stagione invernale e dalle tartarughe onnipresenti sulla barriera di Bluff Point e che sfruttano le bianche spiagge dell’isola di Gobal per depositare le uova) hanno fatto colare a picco anche il Carnatic, mercantile vanto della marina inglese, caduto nella micidiale trappola dei reef emergenti in una tiepida nottata di settembre del 1862.

Un mercantile avveniristico spinto sia dalle vele sia dai motori

Ed è qui che centinaia di sub ogni anno si immergono fino per ammirare il relitto dello splendido steamer britannico varato lo stesso anno, avveniristica nave mercantile e passeggeri a propulsione mista, spinta dai nuovi motori che si stavano imponendo per la loro forza e le loro prestazioni dalle vecchie vele cdi cui tuttavia molti passeggeri ancora apprezzavano la sicurezza e la velocità che poteva far raggiungere in giornate particolarmente ventose. Un mercantile maestoso, con i suoi 89 metri di lunghezza, le sue 1776 tonnellate di stazza, la sua forma affusolata e la tipica poppa squadrata che caratterizzava le navi a vela dell’epoca, sulla quale, da entrambi i lati, i sommozzatori possono ancora scorgere le gruette delle scialuppe di salvataggio che avevano permesso di salvare le vite di molti dei 230 passeggeri imbarcati al momento dell’affondamento.

Nella cassaforte erano custodite 40mila sterline, 4 milioni di euro di oggi

Nei giorni seguenti all’affondamento della nave, salpata da Suez e diretta a Bombay, un palombaro alle dipendenze della compagnia navale a cui il Carnatic apparteneva, la Peninsular & Oriental Steam Navigation Co che l’aveva fatto costruire dai cantieri Samuda Bros, brancolando alla luce fioca dei fari che aveva con sé e facendosi largo tra i resti dei cadaveri che fluttuavano incastrati negli oblò, nell’evidente, vano e disperato tentativo di sfuggire alla morte, era riuscito a recuperare gran parte delle 40mila sterline contenute nella cassaforte (una somma equivalente a oltre quattro milioni di euro di oggi). Nei mesi successivi decine e decine di tuffatori indigeni avevano completato l’opera di pulizia, depredando tutto ciò che si trovava sulla prua della nave (comprese alcune bottigliette a forma di ogiva contenenti vino e “London Soda Water” con impresso il nome della nave) e scivola solo nel marzo dell’anno successivo in fondo al mare dove si trova ora a una profondità di 27 metri.

Il timone e la poderosa elica a tre pale sono rimasti intatti

L’immersione viene effettuata con le barche dei diving posizionate sulla verticale del relitto, profondamente segnato dalla corrosione, adagiato sulla fiancata di sinistra, e normalmente prevede una prima ricognizione per una visione generale seguita dalla discesa sulla zona poppiera con le grandi finestre che davano luce al salone di prima classe. Dopo avere esplorato la poppa, con il timone è ancora integro così come la poderosa elica a tre pale, ci si può allontanare dallo scafo, seguendo i due alberi appoggiati sul fondo e raggiungendo la zona centrale del relitto, quella squarciata dall’impatto contro la barriera di corallo.

Dal ponte di prua si accede alle stive una volta colme di casse di vino

Dalla zona di prua, dove le assi dei ponti sono state tolte, si accede alle stive, dove si possono ammirano le robuste strutture metalliche che un tempo sostenevano il ponte di legno e dove si possono fare incontri ravvicinati con nugoli di glassfish. Nelle stive fino a pochi anni fa si potevano ancora trovare le casse contenenti le bottiglie di vino e di Soda Water con impresso sul vetro il nome dei porti di destinazione di Bombay e Calcutta.

Ecco alcune informazioni utili prima di immergersi

Profondità minima e massima 15 – 27 metri; visibilità buona; corrente possibile; grado difficoltà immersione media; difficoltà esplorazione interni scarsa; interesse scenografico buono; interesse storico elevato; interesse biologico: buono

Come raggiungere il Carnatic dall’Italia e quali diving scegliere

Chi vuole muoversi in totale autonomia può atterrare all”aeroporto internazionale Sharm el-Sheikh e seguire le rotte che portano a ottimi diving quali: Diving World Hurghada hurghada@divingworldredsea.com; Diving World Crociere safari@divingworldredsea.com; Diving World Sharm el Sheikh sharm@divingworldredsea.com

Guarda il filmato dell’immersione nel Thistlegorm cliccando qui 

Testo realizzato da Baskerville srl Comunicazione & Immagine

pubblicato il 25 Aprile 2024 da admin | in I grandi relitti | tag: Carnatic, diving World Hurghada, diving World Sharm el Sheik, h, immersioni nei relitti, Sha'ab Abu Nuhas | commenti: 3
  • Federico ha detto:
    7 Novembre 2015 alle 12:12

    Certe mete di questi tempi meglio evitarle, c’è il rischio di immergersi con il relitto dell’aereo…

    » Rispondi
  • Knut ha detto:
    12 Marzo 2018 alle 20:33

    L”inganno del tempo Flebile la voce del tempo. Un giorno mi sveglio improvvisamente sequoia scalfita da ferite profonde. Ma dove era la tua voce quando correvo tra i germogli del gelso? Allora non udivo il tuo sibilo invisibile, il tuo lavorio segreto tra le spighe raggianti: mi hai teso una trappola tra le foglie d”autunno. Partecipo alla sezione A accetto il regolamento.

    » Rispondi
  • Dheraj ha detto:
    27 Agosto 2018 alle 06:52

    Really such a amazing post dear.

    » Rispondi
  • CasaVuoiSapre - segui questo postSegui discussione

    Scrivi un commento Annulla risposta

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commenti recenti
    • Carmen Iemma 28 Aprile 2025 at 05:03 su Vini da tenere in cambusa? Queste bottiglie
      fanno navigare in un vero mare di aromi
      Il Bellone non filtrato cresce su un terreno sabbioso ed è baciato dal ponentino, accompagnerà egregiamente i tuoi pranzi. Provare
    VIDEOMARE QUANT’E’ BELLO
    LA CAMBUSA
    Vini
    Cibi
    IL GUARDAROBA
    Abbigliamento
    Accessori
    LA VACANZA
    In Barca
    In Hotel / Resort
     
    Ricette di mare I grandi chef vi "servono" le loro ricette Ristoranti al mare Le rotte per i ristoranti d'autore Voglia di crociera Splendida la nave, splendide la mete Navigate con la Fantasia negli Emirati Con Msc Seaside fino in America Le migliori vacanze in barca Segnalateci la vostra proposta Case al mare V'indichiamo la rotta giusta
    in un mare d'investimenti
    Rotte nell'entroterra Segnalateci la vostra proposta "Navigate" tra le sagre Nei borghi i pescatori cucinano per voi Accessori & partner Come e dove rendere la barca unica Approdi d'autore Le rotte nei più affascinanti hotel sul mare Antiquariato & collezionismo Dove navigare fra aste, negozi... Associazioni di mare Ecco chi tramanda storie e tradizioni Cantieri e maestri d'ascia Qui gli scafi tornano a splendere I vostri annunci Vendete barche, posti barca, oggetti… Corsi e patenti nautiche Le migliori scuole per imparare
    Click sull'acqua Le più belle foto di mare. Mare by night I locali più trend dove approdare Diving center Immergersi fra fondali da sogno e relitti Navighiamo nei musei Qui si racconta la storia della navigazione Presi all'amo Bravi pescatori si nasce o si diventa? Porti turistici I migliori marina del Belpaese Lavori in mare Come e dove trovare un impiego Un mare di shopping Abiti, accessori, gioielli e orologi... Storie e personaggi Per chi naviga con la fantasia Traghetti ed imbarchi Cosa sapere su rotte ed offerte...
    I VIDEO DI MAREONLINE
    LOCALITA' DI MARE Giglio, l'isola è rifiorita CANTIERI E BARCHE Guardate i video delle più belle imbarcazioni ARREDI PER CASE E YACHT Navigate nel video di Interni, il negozio d'arredi dallo stile più profondo
     




    PRONTO SOCCORSO IN MARE Sono diversi i possibili problemi di salute che possono subentrare in mare, durante la navigazione, spesso legati proprio alla vita di mare: da una banale caduta a un tuffo sbagliato, da una puntura di riccio a una bruciatura di medusa, a un'otite, un'insolazione…
    Cliccate qui per rivolgervi direttamente al medico di mareoline…
    IL MARE IN TAVOLA Mareonline vi invita a scoprire i migliori cibi e vini (ma anche liquori e sigari) da gustare in barca, indicandovi la rotta per raggiungere i migliori prodotti del mare: Cibi e Vini RICETTE DI MARE Mareonline vi propone alcune ricette per cucinare, a casa o in barca, piatti a base di pesce e crostacei.
    Cliccate qui per scoprire ingredienti e preparazione...
    SBARCO AL RISTORANTE Mareonline vi invita a scoprire i migliori ristoranti lungo le coste del Belpaese, raggiungibili direttamente in barca.
    Cliccate qui per trovare il vostro ristorante
    Cliccate qui per leggere i ristoranti segnalati da voi.
    MODA E ACCESSORI Cliccate qui per scoprire che look deve esibire un vero lupo di mare anche in terraferma... LE FOTO PIU' CURIOSE
    "PESCATE" SU FACEBOOK
    Segnalateci le foto più curiose che avete "pescato" su facebook (inviando una e mail a mareonline@mareonline.it o lasciando un messaggio sulla sulla pagina facebook di mareonline)
    PERSONAGGI Quando il genio
    approda a Riva
    STORIE La crociera
    nell'apocalisse
    RACCONTI Romanzi
    sottocoperta
    Diari di bordo Racconta
    il tuo viaggio
    IL ROMANZO cliccate qui per leggere il romanzo il vento e la farfalla di Franco Fabretti SIAMO TUTTI FOTOGRAFI Avete degli "scatti" particolari fatti al mare, in navigazione?
    Inviateli a mareonline@mareonline.it con vostro nome cognome località fotografata.
    Le migliori potrebbero apparire in Home page… Cliccate qui

    MareOnLine © 2025 - Vietata la riproduzione anche parziale dei contenuti e delle pagine del sito