Qualcuno ricorda Lalla, Palooza e gli altri delfini di Cesenatico? In pieno boom economico, agli albori degli Anni 60, furono i protagonisti della pionieristica esperienza nelle acque della Vena Mazzarini, lo storico canale che segna il confine fra la zona balneare di Cesenatico e la zona residenziale. Una storia straordinaria, in grado di aumentare ulteriormente l’appeal della cittadina romagnola nel mondo, che il Museo della Marineria di Cesenatico farà rivivere fino al 6 settembre 2015 in una mostra fotografica e documentaria. Per chi non conoscesse i fatti, li riassumiano. La storia ebbe inizio quando, alla fine degli Anni 50, un delfino rimase impigliato nelle reti di alcuni pescatori nell’Adriatico. Anziché ucciderlo (i delfini erano malvisti all’epoca perché rompevano le reti e si nutrivano del pesce pescato ed era addirittura previsto un premio in denato per chi li uccideva), i pescatori lo portano a terra rilasciandolo in un canale di Cesenatico. Ben presto Lalla , era una delfina, divenne amica di tutti ma, vittima di un maldestro rapimento organizzato per scherzo, non sopravvisse a lungo.
A Lalla seguì una Lalla II, catturata questa volta intenzionalmente, che, grazie a una formidabile operazione di comunicazione, divenne l’inseparabile compagna di Palooza, un tursiope arrivato apposta dalla Florida. Tutto sembrava pronto per costruire un innovativo Acquario del Mare, ma il progetto non si trasformò in realtà. Lalla e Palooza morirono per il ghiaccio nel gennaio 1963, ma nella vasca all’aperto furono seguiti da molti altri delfini, periodicamente rimpiazzati, e curati amorevolmente da Dano, il mitico custode dell’acquario raffigurato in migliaia di cartoline. I delfini restarono la principale attrazione di Cesenatico per tutti gli Anni 70, quando furono approvate le prime leggi a protezione dei cetacei. Nel giugno 1981 furono liberati in mare gli ultimi due delfini, una mamma e sua figlia, visibilmente sofferenti nelle acque della Vena Mazzarini. “I delfini di Cesenatico hanno una storia. Sembra una storia buffa, ma è una cosa seria; talvolta può risultare gaia, talvolta triste e patetica. Non prendetela alla leggera”. Così scriveva La Stampa nel 1964. Ed è vero. La storia dei delfini di Cesenatico è piena di magia e contraddizioni; appartiene alla memoria e alla nostalgia di un’intera comunità ed è anche una finestra attraverso cui guardare quegli anni così importanti della nostra vita, durante i quali, come disse uno dei protagonisti della vicenda, “la primavera era arrivata in Italia”.
La mostra allestita al Museo della Marineria di Cesenatico espone i pezzi di una storia già raccontata nel libro Lalla, Palooza e i delfini di Cesenatico, di Davide Gnola, pubblicato da Minerva Edizioni nel 2014, con prefazione del naturalista e membro del Parlamento Europeo Marco Affronte. Oltre ai documenti e alle immagini, provenienti in gran parte dall’archivio di Walter Breveglieri e di altri importanti fotografi, sono presenti alcuni rari video d’epoca e oggetti curiosi, come la lapide originale in memoria di Lalla, un tempo affissa nei pressi della Vena Mazzarini. La mostra sarà aperta tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 23.
pubblicato il 17 Luglio 2015 da admin | in Musei in Italia, Storie | tag: Dano, Davide Gnola, delfini di Cesenatico, Lalla e Palooza, Vena Mazzarini | commenti: 0Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024