Un porto può attirare un mare d’imbarcazioni, dalle grandi navi da crociera alle più piccole barche a vela, pronte ad attraccare per consentire ai passeggeri di sbarcare e scoprire i tesori custoditi da quelle coste, in acqua e sulla terraferma. Ma un porto può diventare anche la principale attrazione, la meta da raggiungere per moltissimi turisti, pronti a raggiungerlo non dal mare ma dalla terraferma: accade, per esempio, se quel porto ha saputo diventare esso stesso un’attrazione turistica. Come nel caso del Palermo Marina Yachting, ospitato nel Molo Trapezoidale del porto del capoluogo siciliano: un’area di quasi 30 mila metri quadrati capace di offrire passeggiate uniche di fronte alla distesa d’acqua, magari in attesa di sedersi a tavola per assaggiare alcune delle ricette preparate nei numerosi ristoranti, o magari di fare shopping nelle eleganti boutique. Senza dimenticare di scattare una foto o realizzare un video accanto all’attrazione principale: il laghetto artificiale con la fontana danzante, considerata una delle più grandi d’Italia, che ogni ora “mette in scena” uno straordinario spettacolo con protagonisti getti d’acqua e luci capaci di muoversi a ritmo di musica. Uno spettacolo capace di affascinare i croceristi, gli armatori e i turisti sbarcati dai traghetti, gli abitanti stessi di Palermo che da due anni hanno fatto del nuovo marina (e del suo percorso pedonale che si snoda costeggiando le antiche mura del Castello a Mare, il più importante baluardo difensivo della città contro gli attacchi dei pirati) un “punto d’approdo” imperdibile. Grazie proprio al progetto realizzato per dare continuità alla passeggiata sulla Cala, estendendola sino al complesso archeologico del castello candidato a diventare sito Unesco, inserito nel “Percorso Arabo-Normanno”. Un sogno cullato per decenni e diventato realtà nell’autunno 2023 con l’inaugurazione, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del nuovo “punto d’incontro fra mare e terra”, permettendo di raggiungere facilmente il centro storico di Palermo, ma allo stesso tempo di un nuovo “collegamento” fra passato e futuro, trasformando quell’area da simbolo di abbandono e degrado a emblema della capacità di rinascere. Tracciando nuove “rotte” per l’industria del turismo, grazie a una full immersion in spazi pensati e realizzati per far salpare il business rilanciando il made in Sicily e le sue eccellenze “a bordo” di un nuovo polo storico-commerciale e turistico della città. Spazi come quelli del teatro all’aperto che può ospitare fino a 300 persone; del convention center con gli uffici direzionali; del laghetto navigabile con piccole imbarcazioni e, ancora destinati a ospitare ristoranti e negozi, una spa “firmata” da Quinto Canto. Oltre, ovviamente, alla nuova banchina capace di ospitare 14 mega yacht da oltre 80 metri che, a ogni attracco, si trasformano automaticamente in una nuova attrazione, in un nuovo incentivo a fare un a passeggiata nel waterfront capace di restituire a Palermo il suo storico legame con il mare, unendo design, funzionalità e innovazione. E cancellando l’immagine di caos e scarsa funzionalità che dominavano l’area prima dell’intervento. “La più importante iniziativa di rigenerazione urbana che, analogamente a quanto avvenuto nelle più celebrate città europee, ha condotto alla riconquista di quel rapporto perduto della città con il ‘suo’ mare”, come ha felicemente sintetizzato Enrico Petralia, ingegnere co-progettista e direttore lavori dell’autorità portuale, diventato, un nuovo simbolo di Palermo. Con la sigla Pmy che non vuol dire solo Palermo Marina Yachting, ma anche capacità di rinascita. Salpando da un grande spazio aperto concepito in chiave moderna, affacciato sull’azzurro del mare nel quale si specchiano nuove aree verdi. I colori simbolo di ogni rinascita.
pubblicato il 22 Aprile 2025 da admin | in | tag: così il porto di Palermo è diventato un'attrazione turistica, Il porto che ha cambiato Palermo, migliori approdi in Italia, migliori porti turistici in Italia, Palermo Marina Yachting | commenti: 0