Ci sono scene di film che hanno scritto la storia del grande schermo, “spezzoni” anche di breve o addirittura brevissima durata destinate a restare indimenticabili, che hanno fatto entrare una pellicola, i suoi protagonisti, nella storia della “fabbrica dei sogni”. Scene da brividi, come quelle della doccia mortale di Marion Crane in Psyco di Alfred Hitchcock, o di Jack Torrance che in Shining, di Stanley Kubrick, apre a colpi d’ascia un varco nella porta della stanza dello spettrale Overlook Hotel, dove si è rintanata la moglie Wendy, pronunciando una frase destinata a restare a sua volta indelebile: “Cappuccetto Rosso! Cappuccetto Rosso! Su apri la porta. Non ha sentito il mio toc toc?”. O, ancora, scene come quella di King Kong sull’Empire State Building; del ballo cult di Uma Thurman e John Travolta sulle note di You can never can tell di Chuck Berry durante una sfrenata gara di ballo in Pulp Fiction. Fino al monologo pronunciato sotto una pioggia battente dal replicante Rutger Hauer in Blade Runnerm di Ridley Scott: “Ho viste cose che voi umani non potreste immaginare. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione…”. Piccoli “brandelli” di pellicole che, per molti, “sono valse l’intero film”. Una sensazione che hanno vissuto anche moltissimi amanti dei più affascinanti motoscafi assistendo a scene in cui proprio le imbarcazioni (così come capitato an che alle auto supersportive in molte pellicole, a iniziare da a quelle di 007) sono diventate protagoniste. Motoscafi come quelli realizzati dal genio di Carlo Riva e che, grazie anche alle loro apparizioni nei cinema di tutto il mondo, sono diventate ancora più leggendarie. Una leggenda della nautica italiana e mondiale raccontata in uno splendido volume, “Riva in the movie”, che racconta, attraverso fotografie suggestive, spesso d’epoca, e recensioni inedite tutte le pellicole in cui le barche Riva hanno avuto un ruolo “recitando” accanto agli attori più prestigiosi del panorama mondiale: da Sophia Loren e Brigitte Bardot, da Clark Gable a Pierce Brosnam, da , Liam Neeson e George Clooney, a Matt Damon, Vincent Cassel e tantissimi altri divi hollywoodiani. Tutti ripresi sugli scafi diventati nei decenni uno dei più prestigiosi simboli del made in Italy ,sullo sfondo di set cinematografici di rara bellezza, da Venezia a Forte dei Marmi, dal Lago di Como alla Costa Smeralda, dal Lago Maggiore alla Costa Azzurra, passando per Cannes e Nizza, Capri e Ischia. Pellicole che hanno segnato 70 anni di storia (salpando da Mambo con Silvana Mangano, del 1954, per approdare nel 2019 con Men in Black International) e che vengono non solo “raccontate” dal libro ma anche mostrate grazie a un semplice telefonino che, in quadrando un qrcode mette in onda, d’incanto, la scene del film con protagonista Riva. Cinquantadue pellicole in tutto (fra le quali, “emergono” sicuramente capolavori come Il Sorpasso con Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant, ma anche vari episodi della saga di James Bond) che per due anni sono state “viste e riviste” da Franco Barbolini, autore del libro, e dal curatore, Riccardo Sassoli, che sul lago d’Iseo, dove Carlo Riva ha costruito la leggenda dei suoi motoscafi, tutti considerano una sorta di “figlio” dell’ingegnere, il collaboratore con il quale sicuramente ha avuto il rapporto più stretto che con chiunque altro in azienda (e non solo) una delle pochissime persone con cui negli ultimi anni di vita era lieto di trascorrere una serata a cena, meglio se lontano da occhi indiscreti, meglio se in una casa privata come quella della sua fedelissima segretaria, Margary Frassi). Un progetto editoriale straordinario , costato due anni di lavoro, da leggere e da guardare, sfogliando le quasi 400 pagine pagine, soffermandosi a guardare le locandine originali di film , le 342 immagini di scene e backstage con protagonisti 100 attrici e 164 attori. Numeri da Oscar, così come meriterebbe una statuetta hollywoodiana la “sceneggiatura” della sezione “Accadde”, capace di far navigare i lettori a ritroso nel tempo, facendo emergere dal mare dei ricordi gli eventi più importanti che hanno caratterizzato l’anno di uscita di ogni film. E con una curiosità straordinaria a fare da premessa, svelata da Alberto Galassi, amministratore delegato del Gruppo Ferretti nella cui “galassia” il brand Riva è entrato illuminandola d’immenso: “Forse non è facile da credere, ma in nessuno dei film è stata fatta un’azione di product placement” Nessun inserimento dunque di un marchio o di un prodotto per scopi pubblicitari e dietro pagamento di un compenso: l’inserimento di quei motoscafi è \avvenuto semplicemente perché considerati “straordinari attori aggiunti”, per aggiungere fascino alla pellicola. “E questo perché da 70 anni”, ha voluto sottolineare Alberto Galassi, “ il successo del cantiere è tale che i suoi prodotti hanno smesso quasi subito di appartenere solo alla nautica e sono diventati arte, design, costume, cultura”. Definizione che, peraltro, calza a pennello anche per il volume, capace di raccontare due fabbriche dei sogni: quella del cinema e quella degli scafi in legno varati nel cantiere di Sarnico e oggi collezionati dagli armatori dei cinque continenti innamorati dell’arte più profonda della nautica. E che ora possono custodire nella loro biblioteca anche una delle opere editoriali più affascinanti legate al mondo della nautica. Un’opera (per acquistarla clicca qui) che gli editori sono già stati “costretti” a ripubblicare, dopo il tutto esaurito della prima edizione.
Testo realizzato da Pietro Barachetti – Baskerville Comunicazione & Immagine srl per mareonline.it
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pubblicato il 17 Dicembre 2023 da admin | in | tag: Alberto Galassi, Brigitte Bardot su un motoscafo Riva, Franco Barbolini, George Clooney su un motoscafo Riva, le scene con motoscafi Riva in 52 film, libro Riva in the movie, motoscafi Riva protagonisti al cinema, Riccardo Sassoli | commenti: 2
Volume semplicemente straordinario che ogni vero amante dei motoscafi d’autore non può non avere nella propria biblioteca.
Sto valutando l’acquisto, da un privato, di un vecchio Aquarama ridotto in condizioni davvero brutte. Per avere un’idea di quanto potrebbe costare rimetterlo a nuovo (ci sono alcuni punti in cui il fasciame mi sembra letteralmente marcio….) a chi posso rivolgermi? Ci sono cantieri specializzati nel refitting di questi motoscafi? Grazie e complimenti per il sito.