Beh certo, vuoi mettere una bella navigazione in mare aperto, dormire alla fonda e cenare in pozzetto senza alcun inquinamento luminoso, scoprendo quante stelle ci sono in cielo: indubbiamente affascinante. Ma Venezia è una emozione: arrivare navigando in laguna, costeggiando prima Pellestrina e poi cercare i canali, segnati da briccole e madame finché, sullo sfondo, appaiono il campanile di San Marco e l’inconfondibile Palazzo Ducale. E poi ormeggiare in città: una barca ha diverse scelte nell’Isola di Sant’Elena anche se tutte mosse, per così dire; dal 1950 c’è il Diporto Velico Veneziano, l’associazione sportiva che nella sua darsena offre ospitalità a un prezzo adeguato ai diportisti di passaggio: un po’ laborioso l’ormeggio sui pontili in cemento per tener conto della marea. Accanto al Collegio Morosini, il Marina di Sant’Elena: i pontili galleggianti sono un vantaggio ma in darsena l’acqua non è mai ferma e salato il costo, giustificato per Venezia ma non per i servizi offerti, poco curati. In ogni caso si è ormeggiati in una delle città più belle al mondo: l’abbonamento ai vaporetti permette di muoversi con facilità godendo ogni piccolo angolo, di giorno e di notte. E per mangiare le offerte sono mille, magari dribblando quelle per turisti. Il nostro favore va sicuramente al Riviera Ristorante per Onnivori, sulla Fondamenta Zattere al Ponte Lungo: cucina di alta qualità, servizio professionale e appassionato. Si mangia sulla riva, accanto a un ormeggio per un maxi yacht e si gustano cibi fatti con scienza e cura: il menù è ricco e ricercato anche nei nomi dei piatti. Anche se il prezzo è importante, vale la pena farci un salto; tra le cose che abbiamo mangiato vi segnaliamo i gnocchetti di stracchino: geniali e buoni.
Testo realizzato da Luca Scarabelli per mareonline.it
pubblicato il 24 Agosto 2018 da admin | in Marina in Italia, Ristoranti | tag: Collegio Morosini, Diporto Velico Veneziano, Marina di Sant’Elena | commenti: 2
Spettacolo!!!!!!!!!
Concordo pienamente. Per me il numero 1