“La vita è così, una continua alternanza tra arsi e tesi: se è equilibrata va tutto bene, l’una compensa l’altra. Quando il grafico però si fissa su una delle due cominciano i problemi”. In queste parole scritte sul suo diario di bordo durante una veleggiata nel mar di Sicilia, Roberto Soldatini prende in prestito il linguaggio della musica e dei venti per raccontare com’è delicato e forte al contempo l’equilibrio che regola le cose della vita. Un giorno sei un celebre violoncellista, un compositore e un direttore d’orchestra, il giorno dopo decidi di cambiare tutto, di girare la boa e lanciarti di bolina sparata in una nuova dimensione. Per lui, la dimensione del mare. Senza abbandonare la musica, anzi, dandole ancora più fiato, più vento, più respiro. A 50 anni Soldatini ha preso con sé il violoncello
pubblicato il 20 Luglio 2015 da admin | in Personaggi, Storie | tag: Denecia II, direttore d'orchestra, Moody 44, violoncello Stradivari | commenti: 0
sfuggito all’apocalisse in AtlanticoAnch'io c'ero su quella nave con i miei genitori, avevo 3 anni. Ho ancora le foto