“Una delle barche più innovative che siano mai state costruite”. Paolo Vitelli, fondatore e presidente del Gruppo Azimut|Benetti non ha avuto alcun timore a definire così il “ B.Yond 37M” il nuovo Voyager Benetti, sviluppato su quattro ponti, che ha visto una scelta inedita per imbarcazioni di queste dimensioni: il ritorno all’acciaio in sostituzione della vetroresina. Un “viaggio a ritroso nel tempo” a quando, negli anni Cinquanta, fu proprio Benetti a passare dalle costruzioni in legno all’acciaio, per molti mercati simbolo di durevolezza e solidità, qualità proprie di un Voyager concepito per lunghe navigazioni. Un’innovazione che arriva dal passato, dunque, ma proiettata nel futuro così come del resto altre importanti scelte progettuali: a partire dal sistema E-Mode Hybrid di Siemens Energy che consente di ottimizzare il consumo di energia a bordo in funzione degli specifici profili di utilizzo, assicurando una riduzione di emissioni di CO2 e NOx mai registrata prima in uno yacht di questa categoria. “Ho voluto immaginare una barca da primato, e ora eccola qui”, ha sintetizzato Paolo Vitelli, ammirando con emozione mista a orgoglio, insieme ai tanti ospiti presenti all’evento, “l’imbarcazione più green al mondo nella sua categoria, in grado di navigare combinando i filtri catalitici Scr (una tecnologia di controllo dei gas alimentata con una soluzione liquida a base di urea, già adottata nell’automotive per i motori diesel Euro 6D) con l’innovativo sistema E-Mode Hybrid di Siemens Energy, basato su un’architettura integrata Add On “crew friendly” che si appoggia su un impianto tradizionale, per una gestione estremamente semplice che permette di passare dalla propulsione meccanica all’elettrico e viceversa, senza l’intervento di personale specializzato a bordo. Una soluzione innovativa che dà la libertà di viaggiare in quattro diverse modalità”, ha affermato sempre Paolo Vitelli, “tra cui spicca quella Full Electric, per una navigazione a zero emissioni, un plus esclusivo grazie al quale B.Yond 37M è in grado di accedere anche alle aree marine protette o alle zone normalmente interdette alla navigazione a motore. E, ancora, il pacco di batterie al litio consente anche di stazionare all’ancora in Hotel Mode a zero emissioni, tenendo i generatori spenti e alimentando a batteria le principali utenze di bordo: questo significa trascorrere il tempo in rada in armonia con la natura, immersi nel silenzio e in totale assenza di vibrazioni. Con la nuova generazione di batterie ad alta densità energetica, con un battery pack da 300 kW/h sarà possibile godere di un’autonomia “at anchor” fino a 8 ore di giorno e a 12 ore di notte. E con il tempo di ricarica delle batterie è di sole tre ore. Stimando un utilizzo medio annuo di mille ore, di cui 400 in navigazione e le rimanenti all’ancora, si può ottenere una riduzione di consumi e CO2 fino al 24 per cento e una riduzione di NOx fino a un massimo dell’ 85 per cento”. Ma non è tutto: a questo si aggiunge infatti “il grande valore di un Voyager dall’incredibile autonomia che risulta quasi raddoppiata rispetto alle navette tradizionali di analoghe dimensioni, ed è in grado di arrivare fino a 8.200 miglia nautiche a 9 nodi in modalità Eco Transfer con i due diesel-generatori spenti e un solo motore di propulsione acceso, con una riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2 fino al 16 per cento e di NOx fino all’80 per cento rispetto a una propulsione tradizionale. Soluzioni che fanno di questo yacht un sogno per l’armatore moderno che vuole navigare il mondo con la famiglia e con gli amici”, ha concluso Paolo Vitelli, “grazie alla capacità di navigare a lungo raggio nel rispetto dell’ambiente, e al design che integra quattro ponti in soli 37 metri” . Rendendo possibile, grazie al concept rivoluzionario dell’architetto Stefano Righini, l’”innalzamento” di tutte le aree più nobili dell’imbarcazione, regalando così un’incredibile vista panoramica. A partire da quella offerta dalla zona notte allestita sul Main Deck con quattro suite accessibili da un salotto panoramico, dalle generose finestrature, che Benetti ha denominato Playroom, per proseguire, salendo sull’Upper Deck, nella zona living, completamente libera da impedimenti, con una vista sul mare a 360 gradi. Il ponte superiore, il Bridge Deck, è destinato invece all’armatore, mentre il Sun Deck accoglie una zona dining con pantry e tavolo all’aperto, riparati da un hard top. Due scale, una per gli ospiti e una per l’equipaggio, consentono un flusso completamente separato, garantendo la totale privacy dell’armatore e dei suoi ospiti a disposizione dei quali c’è anche un ampio il garage che ospita, per la prima volta in una zona protetta e nascosta, un tender per l’armatore da 6,5 metri, una rescue boat da 4,2 metri e due jet ski.
pubblicato il 7 Luglio 2022 da admin | in | tag: architetto Stefano Righini, B.Yond 37M lo yacht dei record di benetti, gli yacht più green mai costruiti, le barche più innovative mai realizzate, Paolo Vitelli fondatore e presidente del Gruppo Azimut|Benetti, Voyager Benetti | commenti: 0