Raccontare la storia della Riva è impresa non facile, tanto più considerando i molti libri già realizzati sul più famoso cantiere del mondo. Quando i responsabili di Arte Navale hanno deciso di raccontarla hanno scelto due punti di partenza ben precisi: l’anima e il mito. “Sono infatti queste due caratteristiche a rendere davvero unico il marchio”, ha spiegato Riccardo Sassoli, divenuto editore di Arte Navale dopo aver lavorato proprio nel cantiere bergamasco reso celebre nel mondo dall’ingegner Carlo Riva (per leggere l’articolo Carlo Riva, l’ingegnere che ha emozionato il mondo con i suoi scafi, autentica leggenda della nautica cliccate qui), .“Le due parole si rincorrono formando un circolo virtuoso (quasi) infinito. Ma rappresentare l’anima di un marchio non è cosa facile e forse anche per questo la sfida ci è apparsa ancora più avvincente. Siamo quindi partiti approfondendo due aspetti: quali fossero gli elementi capaci di comporre quell’anima, e come poterli descrivere.
Un’altra considerazione è che l’anima sta all’interno delle persone e quindi non potevamo semplicemente osservare dall’esterno come avevano già fatto altri autori, dovevamo scendere all’interno dei prodotti e dell’azienda e trovare le persone a cui chiedere una breve testimonianza. Una frase semplice, di qualche riga, ma capace di trasferire il proprio rapporto con l’azienda e con il prodotto.
Ed ecco quindi la necessità di preparare un elenco di 170 persone (173 per l’esattezza ma con Riva non si va sempre oltre… ) selezionata fra dipendenti ed ex dipendenti, armatori di barche d’epoca e di produzione attuale, fotografi, dirigenti sia attuali sia del passato, concessionari, collaboratori, Principi e celebrities. Tutti hanno accettato con entusiasmo il nostro invito e, leggendole, vi potrete rendere conto davvero di quanto per ognuno esiste un rapporto speciale con Riva”.
Alla parte scritta era indispensabile affiancare una parte fotografica, perché è solo attraverso le immagini che si riescono a trasferire quelle emozioni di cui si racconta nelle 170 testimonianze. “Armonizzare cromaticamente 170 scatti realizzati in periodi, situazioni e contesti diversi, a volte molto lontani fra loro, non era cosa semplice”, prosegue Riccardo Sassoli, ” e pertanto abbiamo pensato di trasformarle in bianco e nero evidenziando però una dettaglio a colori.
Spesso quel particolare è la chiave di lettura dell’immagine ed è proprio lui a trasmettere l’intera emozione della fotografia”. La parte del leone la fa l’Aquarama e d’altronde non poteva essere diversamente. L’Aquarama è il Mito nel Mito; la barca riconosciuta universalmente come la più bella mai costruita al mondo, ha celebrato i sui primi 50 anni esattamente in concomitanza con i 170 del Cantiere.
Fra i tanti autori del libro (si perché i veri autori sono proprio i 170 testimoni) figurano Carlo Riva e poi Norberto Ferretti, il Principe Alberto II di Monaco, Elton John, Jerry Scotti con un simpaticissimo ricordo del suo primo incontro con un Aquarama, Brad Butterworth vincitore dell’America’s Cup con Alinghi, l’amministratore delegato della Coca Cola la cui testimonianza, rilasciata dal “custode” del marchio più famoso al mondo ha veramente un valore unico. E poi ancora ci sono Piero Ferrari, che ricorda quando 30 anni fa collaborò per la realizzazione del Riva Ferrari 32’, o Tonino Lamborghini, che iniziò la propria carriera motonautica e dei suoi fantastici motori, grazie all’installazione di una coppia di Lamborghini su un Aquarama, modello per il quale Richard Bertram stesso, in una lettera inviata nel 1962 pronosticò un grande successo. Il volume è acquistabile in internet sul sito www.riva170.com
pubblicato il 21 Luglio 2014 da admin | in Cantieri imbarcazioni oltre 30 metri, Personaggi, Storie | tag: Arte Navale, Cantieri Riva, Carlo Riva, Riccardo Sassoli, Riva Aquarama | commenti: 3Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024
Quello sui 170 anni dei cantieri Riva è un libro veramente originale, come presentazione, stampa e grafica. Un libro che si sfoglia piacevolmente per le ottime fotografie presentate in un modo molto inconsueto e piacevole. A leggere i testi ci si trova immersi in quel magico mondo dei Riva nel quale anch’io anni fa sono stato affascinato. Complimenti all’editore e a chi l’ha realizzato.
Una curiosità: bellissimo, splendidi, magnifico l’Aquarama, ma dico proprio un’eresia che è una “copia” del Chris Craft Barrel Back del 1939, ergo disegnato 30 anni prima?
I could read a book about this without finding such real-world aprepachos!