Ci sono matrimoni che finiscono in alto mare, travolti da ripetute ondate di crisi coniugale, e altri che in alto mare iniziano, nel modo più felice: pronunciando il fatidico sì e giurandosi amore eterno proprio mentre si sta navigando tra le onde. È successo in mezzo all’Adriatico, per merito di uno skipper dell’Armatori di Ancona, Cesare Spada (tra i fondatori dell’associazione velica Skipperarmatori insieme con Alessandro Manucci, con il quale ha poi creato, nel 2007, la società di charter e di tour operator Mariver) che ha scoperto come il codice della navigazione consenta di celebrare un matrimonio valido civilmente in acque internazionali. E così domenica una coppia di giovani sposi, Andrea e Federica di Vercelli, profondamente innamorati del mare e in particolar modo di quello della Croazia, si sono sposati su una barca a vela a largo di Spalato. I due si erano conosciuti tre anni fa proprio durante una vacanza in barca a vela in Croazia, e ora hanno visto avverarsi il loro sogno più grande: quello di coronare la loro storia d’amore cullati dalle onde. “Il matrimonio è valido purchè la documentazione venga trasmessa al Consolato italiano. Sarà poi il Comune di Vercelli ad accettare, o meno, il rito”, ha precisato Cesare Spada che, a una prima richiesta di celebrare il matrimonio aveva risposto di no, pensando che un comandante potesse sposare due persone solo in una situazione di grave pericolo. Poi, studiando bene le leggi, ha scoperto che in acque internazionali è diverso…
L’associazione velica SkipperArmatori ASD (www.skipperarmatori.com ) conta circa 50 Skipper e quasi 2000 soci , fondata nel 2005 per la promozione della vela e la formazione degli Skipper è stata poi affiancata dalla società Mariver (www.marivercharter.it) che cura i noleggi delle imbarcazioni e l’organizzazione tecnica per far arrivare gli ospiti delle crociere a vela da tutta Italia verso le destinazioni del mediterraneo tramite l’agenzia di viaggio MariverTours (www.mariverviaggi.it ) .
pubblicato il 21 Settembre 2012 da admin | in Charter in Italia | tag: Armatori di Ancona, associazione velica Skipperarmatori, Cesare Spada, Mariver, matrimoni in alto mare, Tgcom24 | commenti: 5
Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024
Quanto può costare un matrimonio a bordo con una decina di invitati e testimoni oltre agli sposi, per un totale di 14/15 persone e ospitandoli per il fine settimana? Grazie. Paola.
Non ho capito una cosa: il matrimonio è valido solo se poi il Comune lo “certifica”? Ed è possibile sapere prima, dalla propria amministrazione comunale, se lo accetterà? Grazie. Lo squaletto d’acqua dolce…
Una coppia mi chiede di celebrare il matrimonio fuori dalle acque territoriali sulla mia barca battente bandiera portoghese. E’ valido il matrimonio? Quali incombenze burocratiche necessitano??
Vorrei sapere dove trovare una legge che certifichi che il matrimonio celebrato in acque internazionali sia valido a tutti gli effetti di legge e quali sono le incombenze burocratiche da seguire. Grato dell’info.
Per quel che ne so io di matrimoni “marini” sono pochi i Paesi che riconoscono legalmente la celebrazione del matrimonio a bordo di navi. In Italia, per esempio, come nella maggior parte degli Stati europei, vale la regola che solo in casi estremi o quando è “impossibile promuovere l’intervento delle autorità competenti dello Stato o di quella consolare all’estero” (art. 834 del Codice della navigazione), il comandante può procedere alla celebrazione del matrimonio a bordo della nave. Di conseguenza solo in via del tutto eccezionale, questo matrimonio ha così valore effettivo davanti alla legge. Nel caso di navi con bandiera estera, il matrimonio deve essere celebrato fuori dalle acque territoriali (fuori dalle 12 miglia dalla costa) e in orari stabiliti dalle leggi di bandiera. Al rientro, Il documento legale di nozze viene spedito agli sposi dal Registro Civile del Paese di bandiera e in seguito trascritto come un matrimonio celebrato all’estero.