“Lo sviluppo e la funzionalità dei porti italiani possono consentire di recuperare quel 30 per cento di merci oggi sdoganate nei porti del nord Europa. L’obiettivo da raggiungere è quello di sfruttare al meglio i sei giorni di competitività che i porti nazionali, grazie alla loro posizione strategica nel Mediterraneo, hanno rispetto ai competitor. Ma per raggiungerlo occorre cambiare passo e fare il più in fretta possibile, anche per rispondere all’iniziativa messa in campo dai governi dei Paesi del Nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo con l’ambizione di intercettare le merci che entrano attraverso il canale di Suez”. Ad affermarlo è Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio che sottolinea come “gli investimenti decisi dai Paesi nordafricani, che entro il 2015 metteranno sul tavolo altri 8 miliardi di euro, e le certezze fornite agli investitori stiano dando i frutti. Uno studio di Assoporti”, prosegue Paolo Uggè, “dimostra che i traffici nei porti della sponda sud del Mediterraneo hanno incrementato la quota di mercato dal 18 al 30 per cento, mentre i porti italiani nel transhipment, ovvero nel trasferimento di carico da una nave all’altra, sono scesi dal 28 al 16 per cento.
Un’analisi delle performance di alcuni hub può aiutare a capire quali rotte strategiche seguire e quali abbandonare: Gioia Tauro e Algeciras hanno perso il 4 e il 10 per cento; Damietta nel 2011 il 38 per cento. Solo colpa del calo dei traffici? No, visto che Port Said, Malta e Valencia hanno aumentato i loro volumi del 134, del 79 e del 66 per cento”. La conclusione? “Le cause riguardano scelte e decisioni. Scelte che non possono non tenere conto di realtà come quella rappresentata dal “caso Ikea”, azienda che dopo aver deciso di portare in Italia la gestione logistica, ora sembra puntare sui porti di Rotterdam o Le Havre.
Per i responsabili della logistica del colosso svedese i tempi di sdoganamento dello scalo genovese, ritenuto il più efficiente del Paese, sono lunghissimi: container fermi nove giorni, un’eternità se paragonati ai tre giorni, al massimo, necessari per svolgere le medesime operazioni in altri porti. Una soluzione per non perdere simili occasioni c’è: lo sportello unico, puntualmente chiesto da Confcommercio. Una soluzione da adottare in fretta perché il tempo gioca a nostro sfavore”.
pubblicato il 30 Maggio 2012 da admin | in servizi a terra | tag: Assoporti, Confcommercio, Fai Conftrasporto, Paolo Uggé, sdoganamento delle merci, Sviluppo dei poprti italiani, transhipment | commenti: 2Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024
Siamo un Paese di deficenti, timonato da incapaci totali, è questa l’amara verità. Siamo in pole position nel Mediterraneo, potremmo essere leader assoluti nel trasporto via mare e nella logistica, far crescere l’economia, creare migliaia di posti di lavoro… E invece ci facciamo bagnare il naso dai Paesi nordafricani, con tutto il rispetto per loro (più che meritato visto cosa stanno facendo per superarci)… Povera Italia… Quand’è che capiremo che a guidare il Paese occorre mettere persone capaci, con esperienza nei diversi settori, e non politici, ovvero esperti in nulla se non nel portare a casa stipendi da nababbi per creare solo danni?
Penso che sia tutta questione di pigrizia.