Si chiama Blair Tuke e alla ancor giovane età di 27 anni è già uno dei velisti più titolati del pianeta. Nel giro di due anni si è portato a casa la medaglia d’oro olimpica e la vittoria nella Coppa America, praticamente il massimo che un velista potrebbe desiderare, ma il giovane neozelandese, eletto Velista dell’anno Isaf nel 2015, non ha nessuna intenzione di fermarsi. Chi nasce in Nuova Zelanda sa bene cosa significa vivere in mezzo al mare. E lui, Blair Tuke, in mezzo al mare, qualsiasi mare, ci sta bene. Ecco perché il suo 2017 e un po’ del suo 2018 li passerà su uno scafo sballottato dalle onde e dalle correnti più forti del pianeta. Lo scafo in questione è Mapfree, una delle sette imbarcazioni che saranno sulla linea di partenza di Alicante, il 22 ottobre, per contendersi la Volvo Ocean Race. Accanto a Mapfre, dello skipper spagnolo Xabi Fernàndez, ci saranno Dongfeng Race Team (skipper Charles Caudrelier), Team AkzoNobel (Simeon Tienpont), Vestas 11th Hour Racing (Charlie Enright), Team Sun Hung Kai/Scallywag (David Witt), Turn the Tide on Plastic (Dee Caffari) e Team Brunel (Bouwe Bekking). Le onde e le correnti in questione, invece, saranno quelle affrontate durante la Volvo Ocean Race, un giro attorno che si concluderà a L’Aja a fine giugno 2018. Raccontata così, questo evento non esprime tutto quello che rappresenta. Nemmeno i numeri, si parla di 45mila miglia, sono esaustivi. Questo giro del mondo a vela in equipaggio, unanimemente considerato come la prova oceanica più dura del panorama mondiale, riunisce i migliori velisti del pianeta in una regata sui mari più insidiosi e, per l’edizione 2017, farà registrare il percorso più lungo di sempre, con alcune tappe che si prospettano epiche. La terza per esempio, da Città del Capo a Hong Kong, sarà una delle frazioni più lunghe della storia del giro del mondo a vela. Non meno avventurosa si preannuncia la Auckland-Itajaì, dalla Nuova Zelanda al Brasile, con l’incognita Capo Horn, uno dei luoghi dove navigare è più difficile e pericoloso. Circa 12.500 miglia della rotta totale saranno negli oceani meridionali, nelle acque gelide e perennemente in movimento intorno all’Antartico dove, libere dagli ostacoli delle terre emerse, si formano alcune delle depressioni meteo più profonde del pianeta, che producono onde giganti e venti fortissimi che possono arrivare a oltre 130 chilometri all’ora. Per capire quanto sia aumentato il coefficiente di difficoltà dell’edizione 2017, basti pensare che l’anno precedente gli equipaggi hanno percorso circa 4.500 miglia negli oceani del sud. Un ritorno alle origini, quando la traversata sfidava spesso gli iceberg e i venti dei Quaranta Ruggenti e dei Cinquanta Urlanti per accorciare il più possibile la rotta. Con i moderni sistemi di cartografia e comunicazione satellitare navigare in quelle acque è meno rischioso, ma il pericolo è da sempre a bordo di tutte le imbarcazioni che partono per questa regata, ormai universalmente considerata come l’Everest della vela professionistica. La Volvo Ocean Race sarà un vero battesimo del fuoco nella vela oceanica per Tuke. “Ho un po’ di esperienza di vela d’altura ma correre un evento di questo livello sarà qualcosa di nuovo per me”, ha detto il velista neozelandese che si imbarcherà su Mapfre di Xabi Fernàndez. Lo skipper spagnolo ha passato gli ultimi dieci anni cercando di vincere la Volvo Ocean Race e questa volta ha messo insieme un gruppo di velisti molto esperti e vincenti. “Blair è una bella aggiunta al team” ha detto Fernández. “Nessuno può mettere in dubbio il suo talento e sono assolutamente convinto che sarà una pedina fondamentale del gruppo, nel suo ruolo di trimmer e timoniere. Ho incontrato Blair per la prima volta nel 2010 quando ho regatato contro di lui e Peter Burling nell’ultimo campionato del mondo cui ho preso parte. Poi nel 2012, quando siamo arrivati ad Auckland con la Volvo Ocean Race, ci siamo allenati con loro in preparazione dei giochi di Londra 2012.” Ha spiegato ancora Fernández. “Nell’edizione 2014/15 è venuto a bordo di Mapfre per la ProAm e il giorno della partenza era il nostro jumper. In quella occasione ci ha detto che un giorno avrebbe voluto partecipare alla Volvo Ocean Race”. Quel giorno è arrivato.
pubblicato il 17 Luglio 2017 da admin | in Eventi nel mondo, Regate nel mondo | tag: equipaggio di Mapfre, giovani promesse della vela, giovani velisti, partecipanti Volvo Ocean Race, team della Volvo Ocean Race, velisti neozelandesi | commenti: 0Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024