Chi meglio dei diportisti, dei navigatori che da anni, o magari da decenni, si spostano lungo le costa penisola, può conoscere meglio ogni segreto di un orto turistico? Dagli ormeggi al ristorantino più “giusto”, passando per il bar dove fare notte godendo la brezza, per il negozio dove acquistare i migliori prodotti enogastronomici da portare a casa o da regalare, oppure quello dove trovare il vero artigianato locale? La risposta è semplice: nessuno. Per questo mareonline ha deciso di chiedere proprio ai diportisti di inviare in redazione (e mail: mareonline@mareonline.it) un testo e una o più foto che “raccontino” i loro approdi per “immergersi” nel migliore dei modi nella nuova meta, raccontando il servizio offerto dall’ormeggio, ma anche dove assaporare i migliori piatti e vini, dove fare shopping,direttamente all’interno del marina , o nei dintorni…. Ecco i primi “approdi” realizzati in collaborazione con Luca Scarabelli, “coautore” della nuova iniziativa…..
Dopo una bella galoppata sulle onde ci aspetta un delizioso ristorante, con una piccola terrazza che guarda il marina: la Rosa dei Venti. Siamo a Marinara, il Porto Turistico di Ravenna, il più grande e probabilmente il più sicuro dell’Adriatico, grazie a due lunghe dighe foranee che proteggono l’ingresso e l’ormeggio. E la Rosa dei Venti è un bel punto di approdo per chi ha voglia di mangiare sano, in modo semplice e senza tanti fronzoli. Nel menù prevale il pesce, fresco: quello che era disponibile al mercato del mattino. Chi vuole può mangiare anche carne, sia come primo sia come secondo; ma è il pesce e la sua cultura Adriatica che prevalgono. Il giovane chef, Ivi Meliqati, che respira Adriatico da prima di nascere, propone una scelta che fa onore ai vecchi cuochi delle osterie sul mare: pochi piatti (e poi nemmeno tanto pochi: 8 antipasti, 7 primi e 7 secondi) caratterizzati da pesce ben lavorato e con un risultato rassicurante. Si può gustare un ricco antipasto della casa o semplicemente le Alici marinate, per cominciare, passando poi ai primi, magari con pasta all’uovo romagnola, come gli strozzapreti ai gamberetti o i passatelli asciutti con le canocchie. Oppure ci si può lasciar conquistare dagli spaghetti alle vongole veraci, serviti nella casseruola di cottura, ancora bollente: un tripudio di sapori e profumi e con un sughetto che grida “raccoglimi con il pane”. Di secondo, se ancora c’è spazio, un bel pesce alla griglia o al sale. Il servizio è veloce: il personale è discreto e molto attento. Pecche? Non ne abbiamo trovate (e ci siamo stati tante volte e tante ancora ci torneremo).
Testo realizzato da Luca Scarabelli per mareonline
Beh certo, vuoi mettere una bella navigazione in mare aperto, dormire alla fonda e cenare in pozzetto senza alcun inquinamento luminoso, scoprendo quante stelle ci sono in cielo: indubbiamente affascinante. Ma Venezia è una emozione: arrivare navigando in laguna, costeggiando prima Pellestrina e poi cercare i canali, segnati da briccole e madame finché, sullo sfondo, appaiono il campanile di San Marco e l’inconfondibile Palazzo Ducale. E poi ormeggiare in città: una barca ha diverse scelte nell’Isola di Sant’Elena anche se tutte mosse, per così dire; dal 1950 c’è il Diporto Velico Veneziano, l’associazione sportiva che nella sua darsena offre ospitalità a un prezzo adeguato ai diportisti di passaggio: un po’ laborioso l’ormeggio sui pontili in cemento per tener conto della marea. Accanto al Collegio Morosini, il Marina di Sant’Elena: i pontili galleggianti sono un vantaggio ma in darsena l’acqua non è mai ferma e salato il costo, giustificato per Venezia ma non per i servizi offerti, poco curati. In ogni caso si è ormeggiati in una delle città più belle al mondo: l’abbonamento ai vaporetti permette di muoversi con facilità godendo ogni piccolo angolo, di giorno e di notte. E per mangiare le offerte sono mille, magari dribblando quelle per turisti. Il nostro favore va sicuramente al Riviera Ristorante per Onnivori, sulla Fondamenta Zattere al Ponte Lungo: cucina di alta qualità, servizio professionale e appassionato. Si mangia sulla riva, accanto a un ormeggio per un maxi yacht e si gustano cibi fatti con scienza e cura: il menù è ricco e ricercato anche nei nomi dei piatti. Anche se il prezzo è importante, vale la pena farci un salto; tra le cose che abbiamo mangiato vi segnaliamo i gnocchetti di stracchino: geniali e buoni.
Testo realizzato da Luca Scarabelli per mareonline.it
In agosto uno degli sport preferiti dai diportisti dell’Adriatico è trasferirsi, più o meno in massa, sulle coste Croate: sentiamo così racconti di marine piene e costose o di calette talmente sconosciute da essere affollate che non sai dove poter buttare l’ancora. Da anni abbiamo scelto, in questo mese, di navigare lungo le coste italiane, godendoci marine poco affollate e le belle città a esse collegate. Chioggia, sulla via per Venezia, è sicuramente un buon approdo: città lagunare con una grande storia marinara e una ingente flotta peschereccia, offre scorci carini e buon pesce. Noi ormeggiamo al San Felice, un marina appena dentro la bocca di porto, con 500 posti, pontili galleggianti, servizi puliti e curati, addirittura con il condizionatore in toilette che in agosto è un bel vantaggio. Da lì, con una piacevole passeggiata di un quarto d’ora, passando per l’Isola dell’Unione, dopo il Ponte Translagunare si incontra la Fondamenta San Domenico e sul lato di sinistra avanti 500 metri c’è l’Osteria da Nicola. Un posto piccolo ma curato, dove l’attenzione per il cliente è la cifra particolare: il menù e la carta dei vini “recitati” a memoria dal personale di sala, che aiuta nella scelta e dichiara anche il prezzo affinché non vi siano sorprese. Ma sono i sapori e il modo di trattare il pesce che rimangono impressi: gli spaghetti alle telline che sprigionano il loro profumo già nel momento in cui vengono serviti o le moeche, il granchio lagunare pescato nel periodo di muta del carapace, ben fritto e posato su una polenta morbida. Forse non avremo fatto il bagno in acque cristalline, ma abbiamo goduto della miglior cultura della nostra bella Italia.
Testo realizzato da Luca Scarabelli per mareonline.it
pubblicato il 5 Luglio 2019 da admin | in Marina in Italia | tag: Di porto in porto, Diario di bordo, i diportisti svelano ogni segreto dei porti turistici, i navigatori vi guidano alla scoperta dei porti turistici | commenti: 0Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024