Esistono luoghi, lungo le coste italiane, dove è possibile andare alla scoperta non solo nello straordinario mondo sommerso ma anche di quello sulla terraferma, fra edifici storici e paesaggi mozzafiato. E poi esistono luoghi dove è possibile immergersi perfino nell’incantato mondo sotterraneo. È il caso di Buggerru, minuscolo borgo costiero nel sud-ovest della Sardegna, testimonianza dell’ “era mineraria” dell’isola, mostrata a chi naviga sottocosta dai grandi “buchi” aperti, come finestroni, nella roccia a strapiombo sul mare, per consentire di aerare i cunicoli e dare loro un po’ di luce qua e là lungo un autentico labirinto di tunnel . Uno spettacolo unico e imperdibile per chi si trova in vacanza nella zona che offre spiagge e calette da sogno come quelle di Piscinas, Cala Domestica e Scivu e che non può non inserire nelle cose da fare e vedere una visita alla galleria Henry, messa in sicurezza e visitabile su prenotazione: un vero e proprio viaggio nel tempo all’interno della miniera di Pranu Sartu, la più celebre e produttiva del borgo minerario sorto a metà del 1800, che viene compiuto all’andata a bordo di un trenino elettrico che segue l’antico percorso della ferrovia a vapore, mentre al ritorno viene seguita, a piedi, la galleria pedonale un tempo percorsa dai muli da soma. Un viaggio incantato lungo tutta la falesia, nell’oscurità dell buio rotto a intervalli dalla luce proveniente oproprio dalle grandi finestre spalancate, a colpi di martello e scalpello, nella parete della montagna affacciata sul mare con punti in cui il “tuffo” in acqua raggiunge anche i 50 metri d’altezza. Un osservatorio unico e inimmaginabile su uno scenario mozzafiato che domina la costa e uno scorcio del paese. Un’opera di altissima ingegneria, per l’epoca (così come anche la galleria di Porto Flavia) dalle dimensioni nettamente superiori alla media per consentire l’utilizzo di una locomotiva a vapore per il trasporto dei minerali grezzi dai cantieri sotterranei alle laverie e poi al porticciolo, dove i minerali ripuliti venivano imbarcati su battelli. Tutti “capitoli” di una storia che i visitatori possono ascoltare dalla voce delle guide pronte a ricostruire ogni particolare delle giornate trascorse , fra mille disagi e sofferenze, nelle viscere della terra, ma anche l’eccidio di Buggerru avvenuto dopo che minatori, sfruttati quasi fossero animali dai padroni francesi e belgi, con turni di lavoro massacranti, nessun giorno di riposo settimanale e stipendi da fame, e perfino con l’obbligo di pagarsi gli strumenti di lavoro, osarono organizzare uno sciopero, il primo nella storia industriale d’Italia. Una sfida finita nel sangue con tre lavoratori uccisi e 11 feriti dai soldati dell’esercito, chiamati dai responsabili della compagnia mineraria, che non esitarono ad aprire il fuoco per rispondere alla sassaiola dei minatori. Racconti resi ancora più emozionanti dal silenzio profondo delle gallerie, rotto solamente dallo sferragliare dei piccoli vagoni. Un viaggio in un vero e proprio museo di archeologia industriale che a Cala Domestica, a soli due chilometri da Buggerru, conserva le rovine di magazzini, depositi e gallerie una delle quali conduce a una piccolissima caletta nascosta, che impreziosisce ancora di più la già straordinaria bellezza della cala maggiore simile a un fiordo, con la spiaggia di sabbia i cui colori passano dal bianco, all’ambrato fino al coloro oro, dominata dall’alto da una torre spagnola del XVIII secolo, alta una decina di metri, da cui ammirare panorami inimitabili, utilizzata durante la seconda guerra mondiale come torre d’avvistamento. Un angolo di Sardegna sicuramente fra i meno conosciuti ma in grado di affascinare. Come sa benissimo Silvia, commercialista bergamasca (fra le migliori compagne di vacanza che si possa immaginare) che dopo esserci “approdata” la prima volta, su indicazione di un altro gruppo di amici della sua città che avevano “scoperto” quelle zone, ci è tornata e ritornata per anni. Fino a decidere di acquistare addirittura casa.
pubblicato il 26 Luglio 2024 da admin | in Musei in Italia, Storie, Viaggi & Rotte in Italia | tag: alla scoperta delle miniere di Buggerru, Cala Domestica, destinazioni meno conosciute in Sardegna, immersione nelle profondità della terra, miniere di Buggerru, Piscinas, Scivu | commenti: 1
Ajó…. stiamo parlando della dottoressa Silvia B…… Buggerru un monumento dovrebbe farle…. è da anni la più grande ambasciatrice della zona, ha fatto conoscere più lei Buggerru in continente di qualsiasi altro… Simpaticissima e sportivissima (ma ci sono anche altri bergamaschi che come lei frequentano la nostra zona ormai da anni….)