Non tutti sono a conoscenza del fatto che sulla destra del Vittoriano, lato via dei Fori Imperiali nella Città eterna, per intenderci, si può accedere a un museo tanto interessante quanto poco noto: il Sacrario delle Bandiere. Nato nel 1934, era destinato inizialmente a raccogliere le bandiere della Marina e dei reggimenti disciolti dopo la Grande Guerra (1915-18), già custodite a Castel Sant’Angelo. In questa fase il Sacrario era ancora inteso come appendice del Museo Centrale del Risorgimento. Successivamente, sono confluite nel Sacrario anche le bandiere delle unità e dei reparti disciolti dopo il secondo conflitto mondiale, nonché quella del Corpo Volontari della Liberazione.
Nel 1961, nel quadro delle manifestazioni indette per celebrare i cento anni di vita della Marina Militare, è stata decisa l’istituzione di un vero e proprio Museo Sacrario della Marina Militare, all’interno del Vittoriano, in cui raccogliere alcuni dei cimeli più significativi dei due conflitti mondiali. Molte delle bandiere raccolte nel museo sono fornite di un cofano contenitore che spesso è una vera e propria opera d’arte.
Fra i cimeli più significativi presenti, il Mas 15 di Luigi Rizzo, il leggendario motoscafo armato dai “maiali” (siluri a lenta corsa, Slc) e una parte dello scafo del sommergibile Scirè. Il Mas è quello con cui Rizzo, all’alba del 10 giugno del 1918, attaccò con audacia una formazione navale affondando la corazzata Szent Istvan. La parte dello scafo del sommergibile Sciré è stata invece recuperata, molti anni dopo la fine del conflitto, dalle acque di Haifa dove era stato affondato nell’agosto del 1942. La sua fama è legata in maniera imperitura all’azione del 19 dicembre del 1941, quando gli incursori della Marina avevano messo fuori combattimento due corazzate britanniche, la Queen Elisabeth e la Valiant, danneggiando anche la petroliera Sagona. Intorno a questi cimeli sono raccolte le bandiere e gli stendardi di combattimento che già sono appartenute alle unità della Marina Militare; si tratta, considerando anche quelle insegne che si vennero aggiungendo successivamente, di 272 bandiere di combattimento, 82 stendardi e 220 cofani portabandiera, solo per il settore Marina, (mentre altre 565 bandiere di guerra raccontano la storia dell’Esercito, dell’Aeronautica, della Guardia di Finanza, delle Guardie di Pubblica Sicurezza e dei reparti della Resistenza). Una raccolta unica di bandiere della Marina, spesso contenute in cofani donati da alte personalità dello Stato, da città, da enti, che rievocano oltre un secolo di storia navale militare con i nomi stessi delle unità che dal 1861 a oggi la Marina ha impiegato al servizio dell’Italia: bandiere come quelle della fregata Re di Portogallo, che si era battuta valorosamente a Lissa; della corazzata Duilio, capace di rivoluzionare la tecnologia navale dell’epoca; degli incrociatori Cristoforo Colombo, Liguria, Piemonte, che hanno portato il tricolore in ogni angolo del mondo; dei dirigibili Città di Iesi e Città di Ferrara; delle possenti navi da battaglia Dandolo, Sicilia, Morosini.
E, ancora, della Leonardo da Vinci e dell’incrociatore Carlo Alberto, che aveva partecipato attivamente alle esperienze di Guglielmo Marconi. Ci sono inoltre le insegne dei cacciatorpediniere e delle torpediniere che avevano combattuto nella guerra di Libia, nel primo e nel secondo conflitto mondiale, le bandiere del Vittorio Veneto e dell’Italia, corazzate dell’ul timo conflitto mondiale, di alcuni sommergibili oceanici e mediterranei. La più antica bandiera attualmente conservata nel Sacrario è quella della fregata Garibaldi, già Borbone, incorporata nella Regia Marina nel 1860.
Libero adattamento per mareonline.it del testo di Paolo Bembo pubblicato sul numero 39 di Arte Navale. Su gentile concessione della rivista Arte Navale. Le immagini di Francesco Rastrelli sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali.
pubblicato il 29 Gennaio 2025 da admin | in Musei in Italia | tag: corazzata Duilio, fregata Re di Portogallo, Luigi Rizzo, Marina militare, Mas 15, Sacrario delle Bandiere, sommergibile Scirè | commenti: 1
Volevo segnalare una imprecisione nella vostra pagina: in particolare “MA CI SONO ANCHE CIMELI COME IL MAS 15 DEL COMANDANTE RIZZO, “ARMATO” CON I “MAIALI”
Fra i cimeli più significativi presenti, il Mas 15 di Luigi Rizzo, il leggendario motoscafo armato dai “maiali” (siluri a lenta corsa, Slc) “il MAS15 è della prima guerra mondiale, armato di siluri i Maiali /SLC della seconda, condotto da 2 operatori i maiali non armavano il mas 15 ma era collocati in tubi esterni al sommergibile che veniva detto trasportatore come lo Scirè. Saluti Claudio