La vita di Saint Tropez ha sempre ruotato intorno al mare e al porto, e non avrebbe potuto essere altrimenti visto che la stessa origine del nome del paese è legato a un evento marino: l’approdo sulle coste dei questo splendido litorale del corpo senza vita del martire Caius Silvius Torpetius, l’intendente di Nerone decapitato nel 68 D.c. per non aver voluto abiurare alla sua fede. Prima di diventare luogo d’incontro del jet set, del gossip e del turismo nautico, Saint Tropez è stato un porto tranquillo, una terra capace di attrarre i più famosi pittori affascinati dai colori e dalla sua luminosità di queste zone. Il porto pieno di tartane ha lasciato posto, poco alla volta, a maxi yachts e a meravigliosi velieri, soprattutto durante le regate della Giraglia e delle Voiles de Saint Tropez, durante le quali una folla incredibile si concentra sui moli illuminati da una luce unica: la stessa da sempre. Il Mistral soffia spesso impetuoso e mantiene puliti i cieli,
pubblicato il 9 Febbraio 2015 da admin | in Musei nel mondo, Quadri | tag: Cubismo, Fauve, Georges Grammont, immagini della Collezione privata George Matthews, Nabis, quadri di Saint Tropez, Tealdo Tealdi | commenti: 0Una delle ultime acquisizioni, in ordine di tempo, del museo Rahmi M. Koç di Istanbul, si chiama Ysolt, ovvero Isotta. Sebbene le origini della leggenda di Tristano e della principessa siano normanne, il nome di questa lancia del 1893 richiama anche la cultura celtica di cui è intrisa la terra nella quale questo mezzo a vapore ha trascorso gli ultimi decenni della propria esistenza: la Scozia. Costruita nel cantiere Simpson & Strickland di Dartmouth, Ysolt fu realizzata per un uomo d’affari di Southampton residente sull’isola di Wight, G. P. Russell. Tra le varie richieste dell’armatore, prioritaria era la possibilità di alloggiare, occasionalmente, un ufficio abbastanza confortevole da poterci lavorare mentre l’imbarcazione si trovava all’ormeggio o anche durante la navigazione sulle acque del Solent. A poppavia era previsto un pozzetto coperto da un baldacchino rigido e privo di timoneria, essendo quest’ultima situata a proravia del propulsore, con la ruota collegata alla pala del timone mediante cavi d’acciaio.
pubblicato il 8 Dicembre 2012 da admin | in Imbarcazioni a motore oltre 15 metri, Musei nel mondo, Storie | tag: cantiere Rmk Marine, cantiere Simpson & Strickland, Mike Williams, museo Rahmi M. Koç di Istanbul, Richard J. Foster, Ysolt | commenti: 0Thomas Andrews le progettò entrambe, facendole costruire una accanto all’altra nello stesso cantiere Harland & Wolff di Belfast. Si può ben dire, quindi, che siano figlie dello stesso padre. Parliamo del Titanic e della sua “sorella minore”, il cui nome, in ottemperanza a una regola della compagnia terminava con il suffisso ic: si chiamava difatti Nomadic. È l’ultima sopravvissuta delle bellissime navi della White Star Line, ed è ritornata a nuova vita e splendore il 31 maggio 2013, proprio a Belfast, dopo un restauro durato sette anni e costato sette milioni di sterline. Di forme molto simili e con la stessa qualità di finiture, è stata spesso chiamata miniTitanic e il motivo appare evidente appena si sale a bordo. Nell’aprile 1912 il Nomadic fu utilizzato
pubblicato il 3 Agosto 2012 da admin | in Imbarcazioni a motore oltre 15 metri, Musei nel mondo | tag: Belfast, Harland & Wolff, Thomas Andrews, Titanic, White Star Line | commenti: 0
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