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Museo oceanografico di Monaco, la favola
del mare raccontata dal Principato

Non c’è cartolina o souvenir del Principato di Monaco senza un bellissimo palazzo che, come un castello delle fiabe, sorge dal mare in testa al promontorio in cui si arrocca la città vecchia. La grandiosa muraglia verticale di pietra chiara a picco sul Mediterraneo è quella del Museo Oceanografico di Monaco: l’edificio è in sé un’opera d’arte totale, concepita secondo l’idea positivistica dell’integrazione fra arte e scienza in voga alla fine dell’Ottocento, quando il museo fu progettato e fortemente voluto dal Principe Alberto I e tutti gli elementi della costruzione (architettura, arredi, rapporto con la natura circostante) dovevano concorrere, nelle intenzioni del Principe, a far sentire ai visitatori la forza e la bellezza, il mistero e la ricchezza degli oceani.

pubblicato il 13 Gennaio 2023 da admin | in Musei nel mondo | tag: Laguna dei pescecani, Museo Oceanografico di Monaco, On Sharks & Humanity, Principe Alberto I | commenti: 0
Imprese in mare impossibili? Quelle
a Capo Horn rivivono allo Sjöfartsmuseum

Per gli appassionati di storia della vela le isole Åland (pronunciare Oland) sono qualcosa di più di un gruppo di bellissime isole del Mar Baltico che fanno da ponte tra la Finlandia e la Svezia. Esse sono state l’ultima patria dei cape-horner, le navi a vela che hanno navigato attorno a Capo Horn, rappresentano l’ultima testimonianza della navigazione transoceanica a vela. Una testimonianza che oggi vive anche grazie al Sjöfartsmuseum, il museo marittimo diretto da Hanna Hagmark-Cooper. 

pubblicato il 28 Novembre 2022 da admin | in Musei nel mondo | tag: cape-horner, Carl Holmqvist, Gustav Erikson, Hanna Hagmark-Cooper, Herzogin Cecilie, isole Åland, Pommern, Sjöfartsmuseum | commenti: 0
Duchesse Anne, la nave scuola che ha
scritto la storia della navigazione

A Dunkerque, nel Bassin du Commerce, davanti al Musée Portuaire è ormeggiata la Duchesse Anne, ex Grossherzogin Elisabeth, veliero costruito nel 1901 in Germania. Scafo bianco, tre alberi: si tratta di una nave scuola di ineguagliata eleganza che fa parte della collezione del museo ed è iscritta sin dal 1982 al registro dei monumenti storici di Francia, orgoglio e amato simbolo della città. Sul finire del XIX secolo la marina a vela europea raggiunge il suo apice, Francia e Germania posseggono ancora le più grandi e migliori flotte di navi sulle rotte di Capo Horn. Se ormai vapore significa velocità ed efficienza, prestigio ed eleganza appartengono sempre alla vela.

pubblicato il 5 Novembre 2022 da admin | in Barche a vela d'epoca, Musei nel mondo, Storie | tag: Amicale delle navi scuola, cantieri Tecklenborg di Bremerhaven, Duchesse Anne, Grossherzogin Elisabeth, Musée Portuaire di Dunkerque | commenti: 0
Moby Dick vi guida nelle città dove
rivive l’era della caccia alle balene

All’epoca d’oro dell’industria baleniera, tra il 1825 e il 1865, lungo le coste del New England erano registrate più di 700 navi baleniere e nel vicino Massachusetts le città di New Bedford (a meno di 100 chilometri a sud di Boston) e Nantucket (l’isola omonima è a circa 46 chilometri dalla costa) si contendevano il titolo di porto più importante nella caccia ai cetacei. Le balene allora erano sinonimo di ricchezza, soprattutto i capodogli, per la massiccia quantità di grasso da cui si estraeva l’olio usato per l’illuminazione e per la lubrificazione dei macchinari industriali. New Bedford si era presto guadagnata la fama di “città che illumina il mondo”: negli anni ’40, con l’arrivo della ferrovia, aveva avuto rapido accesso agli importanti mercati di Boston e New York e si era arricchita.

pubblicato il 24 Ottobre 2022 da admin | in Musei nel mondo, Storie, Viaggi & Rotte nel mondo | tag: baleniera Susan, caccia alle balene, Herman Melville, Ladoga, Lightship Basket Museum, megattere, museo dei naufragi, Nantucket, Nantucket Life-Saving Museum, navi baleniere, New Bedford, plancton, scrimshaw, Stellwagen Bank, Whaling National Historical Park | commenti: 0
Musei della storia della navigazione,
Istanbul vi fa salpare nel più grande

Istanbul offre decine di pretesti per essere visitata, ma agli appassionati di nautica ne può bastare uno: il museo Koç, fondato dall’industriale e filantropo Rahmi, magnate del settore automotive ad Hasköy, sulla sponda nord del Corno d’Oro, un’insenatura del Bosforo che separa la parte vecchia della città da Galata. Un museo gigantesco (è distribuito su 27mila metri quadrati, di cui 11mila coperti, più di piazza San Pietro a Roma) che propone diversi oggetti da collezionismo (dai giocattoli, agli strumenti scientifici, dai motori alle automobili) ma soprattutto vanta una sezione navale talmente importante da esserne divenuta la spina dorsale.

pubblicato il 31 Luglio 2021 da admin | in Musei nel mondo | tag: cantieri RMK Marine, cantieri Sirketi Hayriye, Corno d’Oro, Hasköy, Istanbul, Lengerhane, museo Koç, peschereccio Kont Ostrorog, Rahmi Koç, sottomarino Uluç Ali Reis, Tersane | commenti: 0
Il rompighiaccio che vi fa navigare
fra le distese gelate di 110 anni fa…

In inverno il Mare Baltico si copre di una spessa banchisa che può raggiungere un metro di spessore e impedire così la navigazione. Il rompighiaccio Tarmo, costruito nel 1907 nei cantieri inglesi di Newcastle on Tyne per conto dell’amministrazione marittima finlandese, aveva il compito di tenere aperte alla navigazione le vie marittime dei principali porti del sud del Paese, Hanko e Turku, da cui l’economia nazionale dipende fortemente. Con un propulsore a prua e uno a poppa, Tarmo è un rompighiaccio di tipo americano: i due rispettivi motori a tripla espansione, alimentati da cinque caldaie a vapore, sviluppano una potenza di 3850 cavalli. Lo scafo, affilato a prua e a poppa secondo il design dell’epoca, è in acciaio il cui spessore, sommato a quello delle placche di protezione poste a prua e a poppa, arriva sino a cinque centimetri. Il lavoro e la vita a bordo dell’equipaggio, composto da una quarantina di persone, erano organizzati su tre livelli: il weather-deck (ponte esterno), il tweendeck (interponte) e le due sale macchine e caldaie. Sul ponte esterno è situato il ponte di comando completamente esposto alle intemperie: il comandante e i marinai di coperta si proteggevano dal freddo e dalla neve

pubblicato il 19 Ottobre 2020 da admin | in Imbarcazioni a motore oltre 15 metri, Musei nel mondo, Storie | tag: Jacopo Brancati, Koivisto, Kotka, Museo Marittimo Nazionale finlandese | commenti: 0
Navi di pietra, le tombe dei vichinghi
che navigavano verso l’altro mondo

Quasi un millennio dopo l’ultima eco delle grandi scorrerie dei temibili guerrieri vichinghi, molte delle loro agili e rapidissime navi, i leggendari dragar, giacciono ancora lungo le coste del Kattegat e del Mar Baltico. Silenti, coperte da cuscini di muschi e licheni, pietrificate, come se un terribile sortilegio evocato in qualche antica saga si fosse abbattuto sulle loro snelle fiancate. Spesso sono immerse nel verde dei pascoli, in qualche caso nelle foreste, come sull’isola di Gotland, dove i grandi pini offrono un po’ d’ombra alla leggendaria tomba dell’eroe Tjelvar. Questi immani vascelli non furono costruiti per solcare le onde, ma per custodire le spoglie di sovrani e guerrieri, ricordando alle generazioni future i capostipiti di stirpi dedite alla pesca, al commercio e alla guerra, ma sopra ogni altra cosa formidabili navigatori. La gente le chiama skibssætninger, oppure skeppssättningar, a seconda se ci si trova in Danimarca o in Svezia; nella nostra lingua sono dette navi di pietra e,

pubblicato il 4 Ottobre 2020 da admin | in Musei nel mondo, Personaggi | tag: drakkar, Fabio Bourbon, museo di Roskilde, nave di Oseberg, navi di pietra vichinghe, tombe per navigare nell'aldilà | commenti: 0
Aurora, il simbolo della Rivoluzione
è diventato un museo galleggiante

San Pietroburgo, un sabato di fine gennaio. La temperatura si è alzata e il termometro segna, invece dei soliti – 15 gradi, soltanto sette gradi sotto zero. In compenso nevica abbondantemente. Siamo a nord del centro storico, sull’isola Petrograd, circondata per tre lati dalla Neva, mentre a ovest, verso il delta del fiume, c’è un piccolo arcipelago. Non lontano dal vero nucleo più antico della città, che è rappresentato dalla fortezza esagonale dei SS. Pietro e Paolo, voluta da Pietro il Grande a difesa dello sbocco sul Baltico, è ancorato l’Aurora. L’incrociatore Krejser Aurora è il simbolo della Rivoluzione russa del 1917, quando sparò il colpo di cannone che diede inizio all’attacco al Palazzo d’Inverno. Dal 1956 ospita un museo che è parte del Museo centrale della Marina da guerra. La nave ci appare come una silhouette grigia sospesa nel biancore invernale e, allo stesso tempo, stretta nella morsa del ghiaccio. Il vento è pungente; facciamo fatica a salire a bordo,

pubblicato il 29 Marzo 2019 da admin | in Imbarcazioni a motore oltre 15 metri, Musei nel mondo | tag: Accademia Navale Nahimov, collina Voronya, Kreujser Aurora, primo colpo di cannone della Rivoluzione russa, San Pietroburgo | commenti: 0
Il più nobile mare dipinto dall’uomo?
Non c’è dubbio, l’ha ritratto Turner

Il National Maritime Museum di Greenwich, nei pressi di Londra, ha ospitato nel 2014 un’importante mostra dedicata a Joseph Mallord William Turner, uno dei maggiori artisti inglesi di ogni tempo, esponente di spicco del Romanticismo e uno dei più emozionanti pittori di mare. Le 120 opere esposte comprendevano alcuni dei grandi capolavori dipinti dall’artista inglese durante la lunga e felice carriera e hanno mostrato la sua straordinaria abilità tecnica, unita alla notevole forza emotiva, tale da rendere i suoi quadri estremamente suggestivi ed emotivamente potenti. Grande viaggiatore (nel 1802 si recò in Italia e in Svizzera, attraversando le Alpi, che a quei tempi rappresentavano un ostacolo naturale assai impegnativo), Turner era attratto e affascinato dal mare, capace di suscitare in lui forti e contrastanti sentimenti. Quando il mare era calmo e tranquillo, egli ne ammirava la bellezza e si sentiva pervaso da uno spirito contemplativo e lirico. Tuttavia non era sempre così: talvolta il vento soffiava con maggior forza,

pubblicato il 29 Marzo 2019 da admin | in Musei nel mondo, Quadri, Quadri & arredi | tag: John Ruskin, National Maritime Museum di Greenwich, Nelson, Royal Academy, Trafalgar, Ulisse deride Polifemo, Zong | commenti: 0
Battaglia navale fra Roma e Cartagine,
una maxi immersione l’ha riportata a galla

Il nome dell’archeologo Sebastiano Tusa, direttore della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, è indissolubilmente legato all’affascinante ricerca di archeologia subacquea, la più grande mai fatta nel mondo, che ha scandagliato 300 chilometri quadrati a una profondità media di 60 metri. Si è svolta negli ultimi anni nelle acque dell’arcipelago delle Isole Egadi, teatro dell’epica battaglia navale del 241 a. C. tra romani e cartaginesi che ha deciso le sorti della Prima guerra punica e ipotecato ciò che sarebbe avvenuto dopo, cioè la distruzione di Cartagine, la conquista totale del Mediterraneo da parte di Roma e la conseguente nascita dell’impero che ha cambiato la nostra storia. Dell’importanza di localizzare il teatro della battaglia del 241 a. C. se ne cominciò a parlare nel 1985 durante iI Convegno Internazionale per un’Archeologia del Mediterraneo organizzato, per la rassegna Settimana delle Egadi, dalla giornalista e scrittrice Giulia D’Angelo e da Nino Allegra,

pubblicato il 6 Giugno 2018 da admin | in Musei nel mondo, Storie | tag: battaglie navali, Cartagine, ex STabilimento Florio di Favignana, Giulia D'Angelo, Levanzo, Marettimo, Nino Allegra, Sebastiano Tusa | commenti: 1
Fondali da sogno, ce n’è anche uno
abitato da centinaia di statue

Pensate a quanti sono i piccoli gesti, apparentemente innocui, che causano la morte di esseri viventi. Prendere una stella marina da un fondale, per esempio, oppure portare a casa dei girini raccolti in uno stagno come fossero trofei. Quando il problema si propone su scala maggiore e va oltre la fanciullesca curiosità, gli effetti possono diventare devastanti. In nome delle logiche del marketing e del turismo, la salute dell’ambiente viene bellamente calpestata e quando ci si accorge dei danni fatti, diventa impossibile rimediare. Anche perché l’equilibrio ecologico è, in alcuni casi, talmente delicato che non sono necessari gesti irresponsabili per metterlo a rischio: basta, semplicemente, una eccessiva presenza di turisti. Per creare siti di interesse differenti e alleggerire la pressione su alcune delle barriere coralline più inflazionate, l’artista inglese Jason DeCaires Taylor ha così pensato, spinto anche dai lavori di altri colleghi come Christo, Claes Oldenburg e soprattutto Roxy Bean,

pubblicato il 10 Maggio 2018 da admin | in Musei nel mondo, Personaggi, Storie | tag: Claes Oldenburg, Museo Subacquático de Arte, National Marine Park di Cancùn, Roxy Bean | commenti: 0
Koekkoek, dipingere il mare può
diventare uno splendido vizio di famiglia

Nella storia dell’arte ci sono numerosi pittori che hanno dato vita a vere e proprie dinastie. Tra le più famose possiamo ricordare quella dei Da Ponte, meglio nota con il nome di Bassano, la città veneta in cui hanno lavorato nel XVI e XVII secolo, oppure quelle dei Van Aken (tra cui spicca Hieronymus Van Aken, meglio noto con il soprannome Bosch) e dei Breughel. Tra le più famose e ammirate stirpi fiamminghe c’è anche la famiglia Koekkoek, attiva per ben quattro generazioni, dalla fine del XVIII secolo alla seconda metà del Novecento. Il capostipite è Johannes Hermanus Koekkoek, nato nella cittadina olandese di Veere il 17 agosto 1778 e morto ad Amsterdam il 12 gennaio 1851. Compì la sua formazione artistica in una manifattura di arazzi e studiò pittura da autodidatta. Successivamente completò la propria istruzione all’Accademia di Amsterdam, dove poté migliorare le sue doti di disegnatore. In pochi anni si conquistò una solida fama come pittore di vedute e paesaggi, soprattutto marine. Si specializzò nelle scene di tempesta, dai toni drammatici e concitati, caratterizzate da cieli neri interamente coperti dalle nubi e da acque agitate,

pubblicato il 26 Giugno 2017 da admin | in Musei in Italia, Musei nel mondo, Quadri & arredi | tag: Amsterdam, Gabriele Crepaldi, Hermanus Koekkoek il Vecchio, Johannes Hermanus Koekkoek, scuola di pittura di Kleve, Veere | commenti: 0
Clevely, l’arte scorre nelle vele
di due generazioni di pittori

Nel corso dei secoli ci sono state numerose famiglie di pittori, come ad esempio i Brueghel, i Bassano o i Van De Velde. Le tecniche, lo stile, i soggetti, i segreti per ottenere i colori più belli o gli effetti di luce più accattivanti venivano tramandati di padre in figlio e gelosamente custoditi. Nella maggior parte dei casi tutti i membri della famiglia, anche quelli acquisiti, venivano coinvolti nelle attività della bottega artistica, dalla preparazione dei colori e dei supporti (le tele e le tavole in legno) ai complessi e spesso delicati rapporti con i committenti. Nel nostro caso il capostipite, John Cleveley il Vecchio nacque nel quartiere londinese di Southwark, intorno al 1712. Proveniva da una famiglia di artigiani; suo padre, che era un falegname, gli insegnò i primi rudimenti del mestiere e lo fece assumere come carpentiere nei cantieri navali di Deptford, sul Tamigi. Questa fu la sua attività principale per tutta la vita, tanto che in un documento inviato alla vedova nel 1778, un anno dopo la sua morte, si parla di lui come di un carpentiere impiegato sulla nave Victory. Intorno al 1745 John Cleveley il Vecchio iniziò a disegnare e a dipingere; quasi certamente

pubblicato il 24 Aprile 2017 da admin | in Musei nel mondo, Quadri, Quadri & arredi | tag: cantieri di Deptford, John Cleveley il Giovane, Joseph Banks, Resolution, Robert Cleveley, Robert Clevely, Sixth-Rate on the Stocks, The Royal Yacht Caroline | commenti: 0
La corderia a cui si aggrappò il Re Sole
per risollevare le sorti della Marina

Quando il 9 marzo 1661 il cardinale Mazzarino rese l’anima a Dio, Luigi XIV poté finalmente assumere il governo del Paese. Il giovane monarca, che aveva ereditato il regno all’età di cinque anni e che era rimasto sotto tutela della madre e ancor più del potente primo ministro per diciotto anni, dimostrò fin dai suoi primi atti di avere la tempra del grande statista. Aveva idee grandiose e le mise subito in atto. Una delle sue prime preoccupazioni fu di ricostituire una potenza navale in grado di competere con l’eterno nemico inglese. Della potente flotta creata da Richelieu, non rimanevano che venti navigli e di questi solo due o tre erano in grado di prendere dignitosamente il mare. Luigi affidò al suo nuovo primo ministro Jean Baptiste Colbert, il compito di risollevare le sorti della Marina. La prima cosa da fare

pubblicato il 5 Settembre 2016 da admin | in Musei nel mondo, Storie | tag: Corderie Royale, Francois Blondel, Riccardo Magrini, Rochefort-sur-Charente | commenti: 0
L’antico porto di Teodosio riemerge
dagli scavi per la metro di Istanbul

Il progetto di unire la parte europea di Istanbul con la sponda asiatica tramite una linea metropolitana ha dato il via a scavi che hanno riportato alla luce importanti reperti archeologici di interesse navale. Il ritrovamento più sensazionale è avvenuto durante la costruzione della nuova stazione di Aksaray sulla linea che collega Yenikapi con il cosiddetto Marmaray, il tunnel che passando sotto il Bosforo unisce i due continenti. Gli scavi, iniziati nel novembre 2004, hanno svelato, quando nessuno se l’aspettava, il sito dell’antico porto di Teodosio che fu uno dei più grandi e più attivi di Costantinopoli

pubblicato il 24 Febbraio 2015 da admin | in Musei nel mondo, Storie | tag: Costantinopoli, Lykos, Portus Theodosiacus | commenti: 0
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Commenti recenti
  • Roberto Ventrella 28 Febbraio 2023 at 21:16 su Al Polo Sud a vela? Il primo italiano
    a riuscirci è stato Giovanni Ajmone Cat
    Fiero d'essere italiano, napoletano e amante del mare. Grazie!
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