Ammoniaca, alcool, ma anche aceto o succo di limone: sono moltissimi i “rimedi naturali” che accade di sentir suggerire, spesso dai curiosi che si sono “precipitati” sul bagnasciuga a vedere cosa è accaduto, in caso un bagnante sia venuto in contatto con una medusa. Suggerimenti però da “buttare letteralmente a mare”, come suggeriscono gli autori (Francesco Amenta, coordinatore, Federico Bacci, Roberto D’Angelo, Marzio Di Canio, Filippo Laghi, Marco Merli, Massimo Minghetti, Giulio Nittari, Fabio Sibilio) del “Manuale di Primo soccorso, gestione delle emergenze mediche in mare per il diporto nautico” realizzato dalla casa editrice napoletana Idelson Gnocchi, che nel capitolo dedicato appunto agli “incontri ravvicinati” con una medusa segnalano proprio ammoniaca, alcool, aceto o succo di limone (ma anche acqua fredda o ghiaccio e pomate antistaminiche) fra i “rimedi da evitare”, consigliando invece innanzitutto di “irrigare la parte colpita con abbondante acqua di mare evitando di grattarsi o strofinare la zona” e di “rimuovere eventuali tentacoli rimasti attaccati alla pelle applicando, se presente nel “kit di medicinali” che sarebbe sempre utile portare con se in spiaggia o in barca, “un gel astringente al cloruro di alluminio o una crema apposita disponibile in farmacia”. In assenza dei quali, aggiungono gli autori del preziosissimo compagni di vacanza al mare, “può essere di sollievo il bicarbonato”. Senza dimenticare di consigliare a chi proprio non resiste al desiderio di fare il dottore di fronte a persone vittime di incontri con gli abitanti più velenosi del mondo sommerso, di suggerire invece l’utilizzo di aceto e limone “cotone imbevuto con aceto e sopra una fettina di limone, per neutralizzare il veleno e alleviare il dolore ed il rossore” solo in caso di punture di pesci velenosi, casi in cui va altrettanto bene “applicare immediatamente il ghiaccio per limitare la diffusione del veleno, dopo aver tolto il pungiglione, se presente, ma anche camomilla, o allume di rocca, strofinandone un pezzo direttamente sulla parte colpita”. Consigli preziosissimi su cosa fare (e, altrettanto importante, non fare) che è possibile trovare sul manuale d’emergenza di bordo “varato” da Idelson Gnocchi (e curato dai responsabili del Centro internazionale radio medico, Cirm, con la presentazione del comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto Guardia costiera, ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone) con l’obiettivo di offrire al diportista un testo di facile consultazione sulle nozioni basilari di primo soccorso, applicabili nell’immediatezza da qualunque operatore senza particolari competenze sanitarie durante la gestione delle prime fasi dell’emergenza medica per chi va per mare. Un manuale offerto a tutti i “naviganti” sul portale mareonline.it al prezzo particolare di 25 euro invece dei 35 del prezzo di copertina entrando nella procedura d’ordine del manuale su www.idelsongnocchi.it e cliccando nella apposita casella il codice “MarGG” per ottenere immediatamente lo sconto promo e la spedizione gratuita. Per ulteriori informazioni: tel. 081 545 3443; e mail: info@idelsongnocchi.it
pubblicato il 13 Agosto 2025 da admin | in | tag: ammiraglio Nicola Carlone, bruciature da medusa, centro internazionale radio medico, Cirm, come curare le ustioni da medusa, contatto con una medusa, Francesco Amenta, Idelson Gnocchi, manuale di primo soccorso in mare, ustioni da medusa | commenti: 0