Salone di Genova senza i big della nautica.
Peggio di così non poteva salpare

Scoprire, proprio alla vigilia della presentazione dell’edizione 2016 del Salone nautico di Genova, che 15 grandi marchi della cantieristica nautica italiana, usciti da Confindustria sbattendo la porta, non parteciperanno alla fiera, è un colpo pesantissimo. Di quelli che possono cambiare addirittura il destino di un evento, già peraltro criticato negli ultimi anni per non aver saputo rinnovarsi, per non aver saputo proporre nuove rotte. Un “attacco” che potrebbe addirittura togliere alla città della Lanterna il ruolo, storico, di capitale della nautica. Un ruolo che Regione Liguria e Comune di Genova non sono però disposte a cedere facilmente. All’indomani dello scontro durissimo avvenuto fra i vertici dei cantieri Apreamare, Azimut|Benetti, Baglietto, Cantiere delle Marche, Cantieri di Sarnico, Colombo, Gruppo Ferretti, Maltese, Mase Generators, Mondomarine e cantieri di Pisa, Opem Sistemi, Perini, Picchiotti, Tecnopool, Viareggio Superyacht, Vismara Marine da una parte, e dall’altra Confindustria e Ucina (il ramo nautico di Confindustria), accusate di non aver fatto quasi nulla per il settore, il presidente della Liguria, Giovanni Toti e il sindaco di Genova, Marco Doria, si sono infatti dichiarati determinati a confermare e valorizzare Genova come sede di promozione della nautica del nostro Paese. La molteplicità e varietà di strutture di terra e di mare del waterfront e del territorio genovese e il vasto patrimonio culturale e turistico, insieme a una lunga tradizione, garantiscono le condizioni migliori per una promozione della nautica attenta ai mutamenti del mercato e alle varie esigenze”, hanno spiegato i due esponenti politici. IL Salone nautico di Genova resterà davvero una delle bandiere per far conoscere il meglio della nautica Made in Italy nel mondo? Molto dipenderà probabilmente dall’offerta del prossimo salone? Saprà davvero adeguarsi a un mercato in continua evoluzione, sarà davvero in grado di raggiungere i traguardi ottenuti per esempio dai “cugini” francesi di Cannes capaci di mettere sul piatto un salone che, a detta di molti visitatori, è “avanti anni luce a quello di Genova”?
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Salone nautico di Genova? Mi limito a una considerazione: girando fra gli stand ho provato a chiedere a qualcuno se avesse Internet collegato, per vedere in diretta un portale. Niente da fare. Non l’aveva nessuno. Non lo prendevano perchè era a pagamento e costava troppo? Non lo prendevano perché dava problemi di navigazione? Ho sentito le risposte più diverse (magari in qualche caso di maniera….), ma un fatto è certo: navigare nel mare di Internet alla Fiera di Genova, nell’anno del Signore 2015 (anno in cui ho deciso di non andare più al Salone), era un’impresa…