La nave “uccisa” da un’esplosione
rivive grazie a un modellino
Era il settembre del 1928 quando l’amministratore della Genovese SO.RI.MA (Società Recuperi Marittimi) Giuseppe Quaglia, ricevette la commessa dei Lloyd’s di Londra di recuperare dagli abissi un tesoro di cinque tonnellate di lingotti d’oro e quarantatré tonnellate di argento stivati sulla nave inglese Egypt. Per questa missione Quaglia incaricò il capitano Giacomo Bertolotto della nave Artiglio, che si recò sul posto e, dopo numerosi rilevamenti, riuscì a individuare il relitto. I preparativi per il recupero iniziarono immediatamente, ma dopo diversi giorni vennero sospesi per l’arrivo del maltempo. Si rimandò quindi l’operazione alla primavera successiva. La società genovese inviò allora la nave Artiglio nel mare di Saint-Nazaire,





































