Volete aprire un’attività commerciale? Sappiate che la prima cosa a cui dovete pensare, e probabilmente anche una fra le più importanti per il successo della vostra impresa, è il nome. In un mondo nel quale l’offerta si presenta sempre più spesso nel mare di Internet, quale può essere il primo criterio di scelta di un potenziale cliente se non il nome? Andreste mai a farvi dare dei consigli tricologici da un parrucchiere che si chiama Calvo? E, allora, prima di gettarvi nel mondo degli affari, pensate bene a come presentarvi. Prendiamo, per esempio, il mondo del chartering nautico. Se navigate in rete per cercare il modo migliore per navigare in mare, troverete una quantità industriale di charter, ma sarete spontaneamente portati a simpatizzare per quello che più vi colpisce. Se amate la navigazione tranquilla e senza sussulti, difficilmente propenderete per La Filibusta di Livorno oppure per Morgan Yachting, una società di Chioggia che si è ispirata evidentemente al corsaro e pirata gallese, due aziende il cui nome risulterà invece intrigante per chi adora andar per mare con l’adrenalina a mille. Ci vuole un po’ di coraggio anche per affidarsi a Horca Myseria, se si pensa che qualsiasi imprecazione, anche la meno volgare, fa sempre pensare a qualcosa che non va. E quando qualcosa non va in barca non è bello. Ma il mondo del chartering è una straordinaria collana ricca di nomi che rappresentano vere e proprie perle. Orzaminore, per esempio, ma anche Marenauta, di palese matrice greca, a Ziggurmare, che affonda le sue radici nei templi babilonesi. C’è, poi, chi dichiara nel nome il suo amore spassionato per la navigazione come Mattoperlavela, chi non ha dimenticato il suo passato militare, come Bravocharliecharter. Restando nel mare della terminologia tecnica, la lista dei charter è lunga: si va da Tuttiaprua a Vento-in-poppa passando per Prontiavirare e Velaesale. Ma gli esempi sono tanti. Anche i riferimenti bibliografici non mancano, con Gulliveryachts e Capitanicoraggiosi, e c’è addirittura che scomoda la mitologia, come Prometeosaling e, ovviamente, Eolo Charter. Ingraziarsi il dio dei venti non è una cattiva idea e il buon Ulisse, uno dei navigatori più sfigati della storia della letteratura classica, lo sa bene, ma c’è anche chi si è dilettato in divertenti antitesi chiamando la sua azienda di charter a vela Vento apparente. In mare, d’altra parte, come conferma uno dei nomi più originali di un charter, Tuttèpossibile.