La nave che faceva rimbalzare le palle
di cannone “fregò” le fregate inglesi…
La nave che faceva rimbalzare le palle  di cannone “fregò” le fregate inglesi…

Le fregate inglesi erano considerate pressoché imbattibili e pertanto fu con grande sorpresa che l’equipaggio della Hms Guerrière vide le palle dei propri cannoni rimbalzare sulle fiancate della Uss Constitution, durante lo scontro che le oppose il 18 agosto 1812 e che fece conquistare alla nave americana il soprannome di Old ironsid. Old perchè la sua storia era cominciata 18 anni prima,  nel 1794 quando  il Congresso degli Stati Uniti aveva autorizzato la costruzione di sei fregate, dotate di armamenti più potenti di quelle standard, con caratteristiche tecnologiche di costruzione innovative per l’epoca. Il loro disegnatore, Joshua Humphreys riuscì infatti a progettare navi capaci di raggiungere maggior velocità di navigazione e nel contempo avere la possibilità di imbarcare più cannoni. Il design innovativo si basava sull’utilizzo di diversi tipi di legno, con rinforzi diagonali che convergevano sulla chiglia.

Le  tavole di quercia  spesse quasi 18 centimetri erano rinforzate con lastre di rame

Costruita con tavole di quercia dotate di particolari caratteristiche elastiche, spesse fino a 7 inches (17,80 centimetri) l’Uss Constitution fu resa ancora più forte con l’applicazione di lastre di rame, create dal famoso incisore e patriota statunitense Paul Revere che la resero una formidabile macchina da battaglia. Messa subito in servizio attivo, incominciò a farsi le ossa, nella guerra non dichiarata con la Francia, che ebbe luogo tra il 1797 e il 1801 nell’Atlantico e nelle Indie Occidentali, causata dalle scorrerie di navi private francesi che catturavano navi mercantili americane.

Nel 1803 divenne la  nave ammiraglia della flotta americana schierata nelle guerre barbaresche

Nel 1803 era in Mediterraneo dove, sotto il comando di Edward Preble, si batté contro gli Stati del Nord Africa che pretendevano il pagamento di tributi per consentire ai mercanti americani di svolgere attività commerciali. Fu dunque nave ammiraglia della squadra durante la prima di quelle che furono chiamate guerre barbaresche (Barbary wars) e culminarono con il bombardamento di Tripoli nell’estate del 1804. La Constitution pattugliò la costa nordafricana per due anni dopo il termine della guerra, per far rispettare i termini del trattato di pace siglato con Tunisia e Algeria. Tornata a Boston nel 1809 fu ammiraglia nello squadrone del Nord Atlantico del commodoro John Rodgers. Ma fu con la guerra con la Gran Bretagna, dichiarata il 20 giugno 1812, che la Uss Constitution poté far valere appieno quelle caratteristiche, che la consegnarono alla leggenda. Uscita in mare il 12 luglio, al comando del capitano Isaac Hull (nomen homen), le sue capacità veliche furono messe subito alla prova, riuscendo a distanziare, dopo due giorni di fuga, uno squadrone di navi inglesi che la inseguivano.

Furono sufficienti 20 minuti per ridurre a un colabrodo la Hms Guerrière

Ma l’appuntamento con la Storia era fissato per il 18 agosto: le ci vollero solo venti minuti per sconfiggere la fregata Hms Guerrière riducendola a uno scafo privo d’alberi, così gravemente danneggiata da non valere la pena di essere trainata in porto. Stessa sorte per la fregata Java, piegata questa volte in tre ore di combattimento a dicembre dello stesso anno e per le due navi inglesi Cyane e Levant contro cui combatté simultaneamente il 20 febbraio 1815. Furono queste vittorie che elevarono per la prima volta gli Stati Uniti al rango di potenza navale. Dopo la pace, firmata nel 1815 e sei anni di riparazioni, la Old Ironsides ritornò in servizio attivo e nel 1828 si ritrovò come nave ammiraglia della flotta del Mediterraneo.

Quando ormai sembrava destinata a non navigare più venne “riportata a galla” da un poema…

Sembrava che la sua vita dovesse esaurirsi nel 1830, in quanto, dopo un esame tecnico, la nave era stata dichiarata inadatta a riprendere il mare, ma un poema di Oliver Wendell Holmes intitolato Old Ironsides, generò un movimento popolare che spinse il Congresso ad avviare un approfondito restauro. Fu così che, nel 1835, raddobbata alla perfezione la Uss Constitution poté diventare la nave ammiraglia della flotta del Sud Pacifico e, nel marzo 1844, intraprendere un viaggio intorno al mondo, della durata di 30 mesi.

… per essere utilizzata nella guerra contro la tratta degli schiavi lungo le coste africane

Attorno alla metà del secolo pattugliò con successo la costa africana in cerca di navi negriere (catturò la Hn Gambrill nel 1853) che continuavano a operare, nonostante la tratta degli schiavi fosse stata già proibita nel 1807 e dichiarata pirateria nel 1820. Creata come strumento di guerra, finì come strumento di pace trasformata in nave scuola nel 1860. Attraversò ancora l’Atlantico nel 1878, per trasportare materiale per l’Esposizione Universale di Parigi.

Oggi è la nave in servizio attivo  più vecchia di tutta la marina statunitense

Dichiarata nel 1941 bene nazionale e posta nel 1954 sotto l’ala protettrice del Secretariato della Marina, la Uss Constitution è ora la nave della marina statunitense più vecchia, ancora in servizio attivo. Attualmente è ancorata nel vecchio cantiere navale di Charleston a Boston. È aperta al pubblico per visite (www.history.navy.mil/ussconstitution/).

Testo di Tealdo Tealdi pubblicato sul numero 66 di Arte Navale. Su gentile concessione della rivista Arte Navale. Le immagini dell’archivio Naval History and Heritage/Boston sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali.

pubblicato il 23 Luglio 2025 da | in | tag: Barbary wars, cantiere navale di Charleston, capitano Isaac Hull, guerre barbaresche, Hms Guerrière, Joshua Humphreys, Old ironsid, Oliver Wendell Holmes, Paul Revere, Uss Constitution | commenti: 0

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