Roald Amundsen, quando raggiunse per primo il Polo Sud, ed Ernest Shackleton, nella sua spedizione nel continente antartico, avevano con se un preziosissimo “alleato”: un capo di Burberry, realizzato con un tessuto capace di proteggere dall’acqua e dalle temperature più rigide. Ma soprattutto un tessuto capace di spalancare alla fabbrica londinese le rotte per conquistare i mercati di tutto il mondo, diventando la vera grande icona del british style. Merito di una straordinaria intuizione, nel 1888, del fondatore Thomas Burberry: creare un tessuto che fosse estremamente duraturo, impermeabile e traspirante attraverso un processo che permettesse di rendere il filato resistente all’acqua prima della fase di tessitura. Fu così che nacque il gabardine. Ma merito anche dei suoi successori, capaci di individuare sempre la rotta giusta in un mare di cambiamenti di mode e di stili di vita, creando un linguaggio eterno, fuori dal tempo e dallo spazio, senza per questo prendere le distanze dalle innovazioni e dalle correnti che hanno attraversato le diverse epoche. Un successo enorme, ingigantito  dalla richiesta alla maison di disegnare le divise degli ufficiali dell’esercito inglese, che non si è più fermato. Sulla terraferma e sull’acqua, dove  fin dall’inizio del 1900 gli uomini di mare hanno scelto di vestire Burberry. Cosa che ancora oggi gli yachtsman  continuano a fare tenendo nel proprio guardaroba dell’imbarcazione almeno un capo dello storico marchio inglese caratterizzato dall’inconfondibile fantasia a quadri nei colori rosso, cammello, bianco e nero nata nel 1924 come fodera dei famosissimi trench, e subito diventata tratto distintivo della maison, al unto da essere utilizzata anche per ombrelli, borse, valigie e sciarpe. Un disegno  sinonimo di classe e raffinatezza, uno dei motivi più amati al mondo.