Piloti del porto di Rotterdam, per loro
fondali e maree non hanno segreti
Chi si ricorda di Frontide, cantato da Omero? Tutti in alto mare, vero? Eppure Frontide (o Fronte) rappresenta una delle figure di mare più antiche e onorate, quella del pilota. Frontide era infatti il pilota di Menelao e, dopo essere stato ucciso da Apollo, venne onorato dal re di Micene con un mausoleo innalzato vicino a capo Sunion, ultimo lembo meridionale dell’Attica, a una settantina di chilometri da Atene. Padre di tutti i piloti, allora, ma in buona e abbondante compagnia. I Romani, infatti, ritenevano che capo Peloro, all’estremità nord orientale della Sicilia, prendesse il nome dal pilota di Annibale, condannato a morte per avere perduto la propria nave sugli scogli dell’isola. Leggende, certo, ma anche testimonianza di quanto questo ruolo a bordo abbia radici salde e antichissime. Fin dall’antichità non c’è tratto di mare insidioso, ora per le scogliere affioranti, ora per le forti correnti o per i flussi di marea,
