Assiterminal, la rotta per far riunire il mondo
delle imprese portuali salpa dal confronto
Capacità di dialogo e di confronto con l’intero mondo marittimo-portuale e una grande coesione interna: sono queste le “rotte” che hanno permesso ad Assiterminal, la principale associazione delle imprese terminalistiche e portuali attive in Italia, di “approdare” in un nuovo importante traguardo: il raggiungimento di 108 aziende associate. Ovvero un “record”, come è stato sottolineato con comprensibile orgoglio in occasione del Consiglio direttivo di fine 2025 di Assiterminal, convocato con l’obiettivo di approvare il consuntivo 2025 e il il budget 2026 oltre che di celebrare il nuovo dato che, come ha affermato il presidente Tomaso Cognolato, “rappresenta la conferma di una crescita costante, registrata negli ultimi anni nella storia dell’associazione”. Frutto della capacità di Assiterminal di aver saputo diventare “ la casa comune delle imprese portuali italiane,” come ha aggiunto il “timoniere” dell’associazione dell’industria della portualità in Italia,
Lo scambio di merci via mare vale oltre 250 miliardi di euro l’anno
mondo che oggi “vale” ogni anno oltre 53 milioni di passeggeri e mezzo miliardo di tonnellate di merci spostate via mare, equivalente al 37 per cento dell’interscambio commerciale dell’Italia, per un valore di 253 miliardi di euro, oltre che del lavoro quotidiano “di una squadra determinata a far si che Assiterminal continui a rappresentare con assoluta credibilità le esigenze delle aziende del settore e di costruire soluzioni condivise, continuando a rafforzare la voce del cluster portuale nei processi decisionali, di sviluppo e di governance nazionale e locali”. La riunione è stata anche l’occasione per affrontare un tema caldo, quello del Fondo per il prepensionamento dei lavoratori portuali (argomento al centro di un recente incontro tenutosi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dopo la manifestazione organizzata dai sindacati e per formalizzare l’incarico allo studio Toffoletto De Luca Tamajo per la costituzione di Assiterminal ad adiuvandum nei contenziosi relativi alle indennità ferie che stanno coinvolgendo numerose imprese del settore anche alla luce del fatto che questa situazione sta generando un pesante pregiudizio non solo sul piano finanziario delle aziende, ma soprattutto nelle relazioni sindacali e sulla tenuta e valore del Contratto collettivo nazionale di dei lavoratori dei porti”.
Il record di 108 imprese associate? E’ solo il punto per una nuova ripartenza
I responsabili dell’associazione hanno infine confermato che nei prossimi giorni, insieme a molte aziende associate, si procedera’ a depositare il ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio per impugnare il recente decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sull’indicizzazione dei canoni concessori, adottato a seguito del decreto infrastrutture, “accusato” da Assiterminal di “non tenere conto della sentenza del Consiglio di Stato dell’aprile scorso, favorevole alle tesi delle imprese.” L’appuntamento ora è per il 12 maggio 2026 per l’assemblea pubblica, nel corso della quale saranno celebrati i 25 anni di Assiterminal. Ricominciando da 108….
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