Dove le onde sono alte e compatte, dove cavalcare il mare a bordo di una tavola è davvero piacevole, si nasconde uno dei pericoli più grandi per surfisti e bagnanti: lo squalo. Nel 2015 si sono registrati 164 attacchi di squali nel mondo, specialmente nelle acque che lambiscono le coste statunitensi e australiane. In Austrialia, in particolare, l’attenzione verso questo tipo di pericolo è alta al punto che si è arrivati a organizzare un vero e proprio pattugliamento aereo. Ogni giorno, per sei mesi, un aereo si alza in volo per accertare la presenza di squali lungo la costa e dare l’allarme, ma il futuro potrebbe essere molto più tecnologico ed efficiente. Cristina Zappullo, originaria di Grottaglie, in provincia di Taranto, ha infatti messo a punto un software che permette ai droni di riconoscere e monitorare i movimenti degli squali nel mare. Si tratta di una vera e propria rivoluzione copernicana per quanto riguarda la sicurezza delle coste australiane: i droni, una volta dotati delle batterie adeguate, possono rimanere in aria per ore mentre il sistema elabora i video raccolti e riconosce in tempo reali gli squali. Dopo l’identificazione, le immagini e la posizione in questione vengono inviate a terra e l’allarme parte immediatamente. La sicurezza in mare è solo una delle possibili applicazione di questo nuovo software, che può essere utilizzato anche per quanto riguarda la prevenzione e il controllo degli incendi oppure per la ricerca delle persone scomparse.
pubblicato il 2 Febbraio 2017 da admin | in | tag: Cristina Zappullo, droni per cercare gli squali, monitorare la presenza di squali, squali | commenti: 0