Fondazione Fincantieri, un’unica interprete
per tre ruoli sul palcoscenico del mare
Tre ruoli diversi, interpretati sul grande palcoscenico del mare: quello di custode della memoria, di promotrice di innovazione e di agente di impatto sociale. A interpretarli è la Fondazione Fincantieri che a un anno dall’avvio del suo nuovo corso ha presentato un bilancio dell’attività svolta, fra progetti realizzati e “messi in cantiere”, nel corso di un incontro organizzato alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea a Roma e che ha visto gli interventi del sottosegretario di Stato per la Difesa, Matteo Perego di Cremnago, del Capo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, di Paola Severino, presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione e della Luiss School of Law, della professoressa Antonella Polimeni, rettrice di Sapienza Università di Roma, e del professor Roberto Giulianelli dell’Università politecnica delle Marche. Autore, quest’ultimo, del volume “Storia della cantieristica italiana nell’età contemporanea. Dall’Unità all’età giolittiana (1861-1913)”, presentato proprio nel corso dell’evento (al quale hanno partecipato l’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri Pierroberto Folgiero, il presidente Biagio Mazzotta, presidente emerito della Fondazione, il presidente della Fondazione Fausto Recchia e Lorenza Pigozzi, direttrice dell’area Comunicazione Strategica del Gruppo e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione) che sarà in libreria dal 16 gennaio 2026 inaugurando un ciclo di cinque volumi voluti per raccontare oltre due secoli di storia del settore.
Memoria – Navigare la Storia
Un volume che rappresenta un nuovo capitolo del “primo atto” della storia della Fondazione, la prima delle tre rotte tracciate per il nuovo corso: quella intitolata “Memoria – Navigare la Storia” e “varata” con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico della cantieristica italiana, prima rendendo la memoria accessibile e trasformandola in uno strumento di conoscenza e cultura per comunità, scuole e pubblico, attraverso la digitalizzazione degli archivi e la progettazione di un museo interattivo, e poi attraverso la progettazione della nuova collana editoriale dedicata alla storia della navalmeccanica italiana. Raccontando oltre due secoli di storia del settore anche attraverso bellissime foto storiche esposte in una mostra allestita in occasione dell’evento.
Innovazione – Navigare nel futuro
Dal passato al futuro, con la seconda “rotta” tracciata e seguita dalla Fondazione navigando in un mare d’innovazione verso il futuro rinnovando il proprio impegno nella ricerca, nella formazione e nella promozione della cultura dell’innovazione: un “capitolo” dedicato alla memoria del generale Claudio Graziano, “scritto” avviando un percorso destinato a valorizzarne l’eredità, attraverso progetti formativi e una borsa di studio sostenuta dalla Fondazione Fincantieri in collaborazione con il Centro alti studi per la difesa, ma anche con i “racconti” delle collaborazioni con atenei come Sapienza Università di Roma e Luiss Guido Carli che hanno dato vita a progetti di ricerca su nuovi materiali, medicina del lavoro e regolamentazione delle infrastrutture critiche sottomarine, tra cui il progetto Subcap. E senza dimenticare, a livello internazionale, la partnership con la King Abdullah University of Science and Technology che ha portato all’istituzione di una borsa di studio per giovani ricercatori nei settori della sicurezza marittima e della cyber-resilienza.
Impatto sociale – Navigare insieme
Ultimo, ma non certo importanza capitolo: quello dedicato all’ Impatto sociale, al Navigare insieme. “Un filone che pone al centro l’inclusione, il dialogo con i territori e la coesione sociale”, come si legge in un riassunto di quanto andatoin scena alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea a Roma, sottolineando che “tra le iniziative già avviate rientrano i corsi di lingua italiana realizzati nei cantieri di Monfalcone, Sestri, Marghera e Ancona, in collaborazione con la società Dante Alighieri, per favorire integrazione linguistica, multiculturalità e pari opportunità” e che accanto a queste azioni la Fondazione “sta sviluppando nuovi progetti di impatto sociale orientati alla rigenerazione di spazi condivisi, alla creazione di luoghi di incontro e alla costruzione di un welfare territoriale concreto. Con l’obiettivo di offrire alternative al disagio giovanile, valorizzare l’esperienza degli ex dipendenti e rafforzare il capitale umano locale, ricostruendo legami di fiducia tra industria, famiglie, istituzioni e comunità”. Nel corso dell’evento è stato presentato infine lo Young Advisory Board, un nuovo organo consultivo under 40 pensato per valorizzare il contributo delle giovani generazioni nella definizione delle linee culturali, scientifiche e sociali della Fondazione che Pierroberto Folgiero ha definito “il ponte tra la nostra storia industriale e il futuro che vogliamo contribuire a costruire. In un contesto in cui la dimensione industriale deve dialogare sempre più con la società, la Fondazione rappresenta uno strumento strategico per rafforzare il legame con i territori, valorizzare il nostro patrimonio e promuovere una cultura dell’innovazione e della responsabilità condivisa. Attraverso progetti concreti e visione di lungo periodo, confermiamo l’impegno di Fincantieri a essere non solo motore economico, ma anche riferimento culturale e sociale per le comunità in cui operiamo.”






































