Bella Mente, Magic Carpet2, Esimit Europa 2, Aegir e Nilaya. Sono state loro le grandi protagoniste dell’edizione 2012 della Maxi Yacht Rolex Cup, manifestazione velica organizzata dallo Yacht club Costa Smeralda in collaborazione con Ima (International maxi association) e con il title sponsor Rolex, che si conferma anno dopo anno uno degli eventi più prestigiosi della stagione. Un evento che ha visto in acqua “le barche più spettacolari al mondo”, come ha orgogliosamente sottolineato durante la cerimonia di premiazione in Piazza Azzurra, Riccardo Bonadeo, commodoro dello Yacht club Costa Smeralda, che ha voluto evidenziare anche come “sebbene la flotta altamente competitiva, questa è la prima volta nella storia della Maxi Yacht Rolex Cup in cui non ci sono state proteste. Ed è anche questo motivo di enorme soddisfazione”. Sul gradino più alto del podio della classe Mini Maxi, alle spalle del nuovissimo Bella Mente di Hap Fauth, sono saliti Ràn, secondo, e Caol Ila R terzo; nella classe Wally Magic Carpet2 di Sir Lindsay Owen Jones ha preceduto Open Season, di Thomas Bscher, che ha ricevuto comunque il premio come primo classificato tra i soci Yccs partecipanti, e J One di Jean Charles Decaux.  Nella categoria Racing Esimit Europa 2, di Igor Simcic si è lasciato alle spalle  il J Class Velsheda e Highland Fling, guidato dal tattico Peter Holmberg mentre tra i Racing – Cruising la vittoria è andata ad Aegir di Brian Benjamin che ha riscattato il secondo posto ottenuto lo scorso anno davanti allo Swan 90 Altair e  Berenice Bis di Marco Rodolfi.

Fra i Supermaxi il “più super” è Nilaya che bissa il successo del 2011

Infine il Nilaya di Filip Balcaen è risultato il più super dei Supermaxi, portandosi a casa il trofeo per il secondo anno consecutivo. Il gigante di Filip Balcaen con Bouwe Bekking alla tattica si è lasciato alle spalle il 45 metri di Albert Buell, Saudade e il 35 metri Sojana, timonato da Andy Beadsworth.  per guardare il filmato cliccare su: http://www.yccs.it/index.php?option=com_content&view=article&id=680&Itemid=234

Testo di Daniela Rodeschini per mareonline.it