Un appoggio delle barche costituito da due barre di acciaio con l’applicazione di parabordi ad altissima resistenza che “abbracciano” la carena in sicurezza, a differenza delle alternative in commercio che invece prevedono l’appoggio su due barre di legno orizzontali. È un’innovazione solo apparentemente “banale” quella introdotta della Naval Tecno Sud di Bari per realizzare le proprie stive porta barche : un’ “invenzione” (che consente alle strutture, certificate CE, di sostenere tre tonnellate per ripiano, per un totale di 9 tonnellate per un intero modulo a tre livelli) in realtà destinata a rivelarsi vincente come testimoniano i ripetuti ordini arrivati sulle scrivanie di Roberto e Barbara Spadavecchia, padre e figlia al timone dell’azienda. Ultima, in ordine di tempo, arrivata dalla Corsica dove a Lecci, nella zona meridionale dell’isola, è già “salpata” la messa in opera delle rastrelliere con moduli che prevedono una luce di 6/7 metri, una profondità di 3/4 metri e un’altezza tra i 3 ed i 7 metri, in relazione al numero dei livelli, sui quali possono essere alloggiate due barche di 2,90 metri o una di 3,40 metri ed una d 2,50 metri. Una nuova commessa che consolida ulteriormente la presenza in Corsica della Naval Tecno Sud, azienda che ha saputo ritagliarsi un ruolo di protagonista assoluta nel settore anche grazie alle possibilità di personalizzazione per gli scaffali porta barche, che possono adattarsi alle diverse richieste del cliente, con la portata che può salire sino a 6 tonnellate per ripiano (con una media di 3 tonnellate per singola barca), raggiungendo le 18 tonnellate complessive .
pubblicato il 5 Agosto 2019 da admin | in | tag: alloggi per barche, Barbara Spadavecchia, Lecci in Corsica, Naval Tecno Sud di Bari, rastrelliere per barche, Roberto Spadavecchia, scaffali porta barche, stive porta barche | commenti: 0