Dietro ogni grande marchio c’è una storia che ne racconta la nascita. Non necessariamente grande. Spessissimo, anzi, i primi capitoli di queste storie sono estremamente brevi, semplici. È successo, per esempio, a molti geni della moda e del pret a porter che hanno iniziato la loro scalata in piccolissimi laboratori di sartoria, tagliando e cucendo poche pezze di stoffa. È quello che è accaduto anche a Vilebrequin, oggi uno dei must per l’uomo che non vuole passare inosservato in spiaggia, in acqua. Una storia che inizia nel 1971 a Sain Tropez, da sempre punto di ritrovo per gli amanti della dolce vita. Il centro più celebre della costa francese è in fermento per la notizia dell’arrivo di Brigitte Bardot…
che ha scelto di trascorrere la notte fra musica e champagne in una delle discoteche diventate leggenda.
In una piccola caffetteria affacciata sul porto un giovane sta abbozzando un disegno. È quello di un costume da bagno assolutamente rivoluzionario, distante anni luce dal classico slip per nuotare. Un pantaloncino ispirato alle immagini dei giovani surfisti che scivolano sulle onde con le loro tavole.
Il primo esemplare viene realizzato con il tessuto di una tovaglia a quadretti bianchi e rossi che viene tagliata e cucita per scoprire che effetto fa una volta indossato. Un effetto davvero speciale, tanto da passare immediatamente al passo successivo, la scelta dei materiali ideali per iniziare a realizzare una prima linea di costumi. Tessuti tecnici, come la tela degli spinnaker, protagonisti assoluti nel golfo di Saint-Tropez dove la vela è il re degli sport. Tessuti che garantiscono ai nuovi costumi da bagno di asciugare in fretta al sole e al vento.
Basta che pochi surfisti li indossino ed è subito il successo, decretato dalla praticità e dalla comodità, dai colori e da uno stile destinati a fare subito tendenza, a lanciare una nuova moda. Da esibire in spiaggia, ma anche nei locali notturni dove le feste durano fino all’alba. Il primo negozio monomarca apre nel 1996 e pochi mesi dopo i boxer da mare made in Saint Tropez fanno già bella mostra nelle vetrine delle migliori boutique del mondo, diventando simbolo dell’eleganza maschile sotto l’ombrellone.
La stessa inconfondibile eleganza che oggi, 40 anni dopo, contraddistingue la gamma di modelli: una vera e propria marea di stili e materiali, tinte unite, fantasie, con le stelle marine, gli squali, con le righe o con i disegni jacquard, con le bolle variopinte o le caleidoscopiche farfalle, fino ai vasetti di fiori e alle palme tropicali.
E non più solo per uomo, ma anche per bambino e per donna. Modelli che hanno consentito al capostipite dei boxer da mare (rinnovato ogni anno sulla scia della costante ricerca stilistica e della cura dei dettagli e diventato un vero e proprio life style, con costumi che non seguono le mode ma le impongono),di diventare l’oggetto dei desideri.
Un costume, frutto di ben 37 passaggi di lavorazione con dettagli e finiture realizzati completamente a mano e consegnato al cliente con un simpatico portacostume blu, il colore d’elezione della maison, che oggi è possibile trovare nei migliori negozi di moltissime città italiane, a cominciare dalla capitale della moda, Milano, per proseguire fino ai capoluoghi di provincia, ma anche alle boutique aperte nelle più affascinanti località turistiche. Scoprire dove è possibile acquistare, nella propria città, o nella località dove si è in vacanza, un capo firmato Vilebrequin è semplicissimo: basta navigare su www.vilebrequin.com
Testo realizzato da Baskerville srl Comunicazione & Immagine
pubblicato il 22 Luglio 2024 da admin | in Abbigliamento | tag: boxer da mare, Brigitte Bardot, costumi da bagno, Saint Tropez, Vilebrequin | commenti: 5
Belli anche i boxer da mare di Marville.
Vorrei un costume che asciuga in fretta ma la mia è una taglia forte, non voglio l’intero, ma un due pezzi da taglia forte. Grazie.
Dopo aver scoperto che Monica quest’estate l’ha regalato al “Fabri” (per andare a Saint Tropez, appunto) possiamo tranquillamente eleggerlo numero uno dei costumi al mondo…. (ma solo perché l’ha scelto la Monica per il Fabrizio…)…. Pronta a prenderne uno, in primavera, anche per Pippi (sempre che Vilebrequin li realizzi anche per liui…..) Ahahahahahahahah
Quando Monica lascia la sua dimora di Beausoleil per la consueta passeggiata a Montecarlo l’intero principato s’ìilumina di una luce diversa….
Con una piccolissima variazione sarebbe il più accattivante messaggio pubblicitario: Vilebrequin, ci piace cambiare i costumi di vita…. (Ps: se mai i francesi decidessero di usarlo ho il copyright…..)