Dedicato a quelli che ancora sono convinti che il vino rosato “fermo” si ottenga mescolando un po’ di bianco con un po’ di rosso. Una leggenda metropolitana, e anche una pratica vietata, che non rende merito a chi si dedica con grande impegno alla produzione del rosato, un tipo di vino che richiede una sforzo maggiore di quello necessario per produrre un bianco o un rosso. Se alcuni spumanti rosati vengono prodotti miscelando in parti variabili vino bianco e rosso, il rosato “fermo”, infatti, si ottiene limitando il tempo della macerazione del mosto sulle bucce. In questo modo le bucce dell’uva non trasferiscono tutto il loro colore, e nemmeno tutti i loro aromi, al mosto, e il vino risulta meno rosso dei vini tradizionali. Quindi rosa. Tanta dedizione non merita tutto quello scetticismo che avvolge i rosati e, anzi, merita un premio. Come quello assegnato al Bella Rosa delle cantine Ferruccio Deiana, che si è aggiudicato un diploma di merito al concorso enologico nazionale Rosati d’Italia. Si tratta di un rosè elegante ottenuto da uve bovale coltivate su un terreno calcareo e argilloso. Dopo la vinificazione, il vino viene affinato per 2-3 mesi in botti d’acciao e successivamente imbottigliato. Il risultato è un prodotto dai riflessi delicati, i profumi fruttati e un gradevole equilibrio. Il grado alcolico fra i 12 e i 13 gradi racconta di un vino comunque di buon spessore, da aprire con aperitivi, antipasti, primi piatti di pesce e carne bianca. Un vino che ha reso orgogliosi i suoi produttori, attenti alla lavorazione quanto all’immagine. Il Bella Rosa di Ferruccio Deiana, infatti, viene venduto in una bottiglia facilmente riconoscibile da un’etichetta realizzata da KLS art & design, una straordinaria immagine ottenuta stilizzando l’eleganza dei fenicotteri davanti a un sole al tramonto. Anche l’occhio vuole la sua parte.
Testo realizzato da Baskerville srl per mareonline.
pubblicato il 8 Giugno 2015 da admin | in Vini & alcolici | tag: Bella Rosa delle cantine Ferruccio Deiana, concorso enologico nazionale Rosati d'Italia, KLS art & design | commenti: 0