Mentre i possessori di automobili sono obbligati, ogni due anni, a sottoporre a collaudo la propria auto per poter circolare, per un armatore il bollino blu, cioè la certificazione che tutto è in regola in materia di documenti (patente, assicurazione, omologazioni), dotazioni di sicurezza, obblighi di manutenzione e posizione fiscale, rappresenta una vera e propria ancora di salvezza dai controlli in mare che, con noiosa puntualità, rovinavano il week-end di molti diportisti. Introdotta nel 2014, questa pratica, che prevede di ricevere una visita a bordo per il controllo preventivo, ha permesso di diminuire i controlli in mare del 48 per cento nel biennio 2015-2016 ed è stata confermata anche nel 2017. Rispetto al passato, tuttavia, ci saranno delle novità. La stagione 2017 sarà anche quella della prima applicazione della legge 124/2015, che ha accolto gran parte delle richieste avanzate da Ucina al Parlamento. Da quest’anno, i mezzi di Carabinieri e Polizia vengono in parte riconvertiti alla Guardia di Finanza, che ne assorbe i compiti di ordine e sicurezza pubblica in mare, e in parte dismessi. A processo ultimato saranno mantenute le moto d’acqua per la vigilanza dei litorali e le unità navali impiegate nella laguna di Venezia, nelle acque interne e nelle isole minori, ove già presenti. I controlli in mare, quindi, saranno di competenza solo degli uomini della Guardia di Finanza, mentre le visite preventive a terra potranno essere fatte dalla Capitaneria di Porto. Inoltre sarà possibile, sempre dal 2017, estendere il bollino blu alle attività di noleggio e ai superyacht (l’Amer Cento, scafo pluripremiato per l’innovazione, è stato uno dei primi della sua taglia a ricevere il bollino blu 2017) oltre che alle imbarcazioni che navigano sulle acque dei principali laghi italiani.
pubblicato il 17 Luglio 2017 da admin | in | tag: controlli in mare, Guardia di Finanza, legge 124/2015, nuove norme sul controllo delle imbarcazioni, visita a bordo preventiva | commenti: 0