È trascorso oltre un secolo da quella notte del 15 aprile 1912 quando il Titanic, si inabissò durante il viaggio inaugurale, sprofondando nel buio gelido delle acque dell’Atlantico fino a 3.840 metri di profondità. Centodieci anni, per la precisione, che non hanno minimamente scalfito il tragico fascino di un evento destinato probabilmente a tramandarsi nei secoli. E che continua a spingere migliaia di appassionati in tutto il mondo a dare la caccia a oggetti legati a quel tragico affondamento. Una caccia che si è aperta dopo il 1985, quando il ricercatore di tesori sommersi… Robert Ballard ha individuato il relitto del leggendario transatlantico.
E, che è stata rilanciata nel 1997, dal kolossal firmato dal regista James Cameron e con protagonisti Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, che ha sbancato i botteghini.
Ma quali sono gli oggetti del desiderio dei collezionisti? Si va dai servizi da tavola e dai menu di bordo, agli oggetti da toilette come pettini e specchi, vestiti, orologi, fino alle copie ingiallite di giornali, cartoline, lettere, telegrammi e qualsiasi altro documento cartaceo collegati al drammatico episodio. Oggetti che è possibile acquistare dalle case d’aste internazionali che recuperano pezzi originali,
Per chi invece si accontenta di “pezzi” più banali o addirittura di copie c’è solo l’imbarazzo della scelta: sono centinaia i siti che offrono edizioni limitate del poster del film di Cameron, o copie della preziosa collana Cuore dell’Oceano indossata dalla protagonista, Kate Winslet… Una cosa è certa: chi cerca i pezzi più pregiati deve assolutamente stare attentissimo ai “bidoni”, visto che insieme alla crescita d’interesse per tutto ciò che è relativo al Titanic è cresciuta anche la produzione di oggetti falsi.
Senza dimenticare che l’esiguo numero di pezzi autentici disponibili sul mercato potrebbe spingere qualche spregiudicato venditore a spacciare per autentici, a un collezionista poco esperto, quelli che in realtà sono invece solo dei memorabilia, ovvero ceramiche, argenti e servizi da tavola provenienti dalla White Star Line, la stessa compagnia di navigazione del mitico liner, ma che sul Titanic non si sono mai “imbarcati” e tantomeno sono affondati con esso.
Ai collezionisti, molto spesso facoltosi americani di mezza età, i responsabili delle grandi case d’asta offrono un consiglio innanzitutto: studiare a fondo la storia del Titanic e, più in generale la storia di quel periodo. Potrebbe essere utile per scoprire, per esempio, che nel 1912 il liner era sì la più grande e tecnologica nave mai costruita al mondo, ma che ancora non erano diffusi gadget come per esempio le spillette con impresso il nome del transatlantico che invece spesso vengono spacciate per originali dell’epoca.
Come muoversi in un mare popolato di “falsi”? Un’ottima “manovra” consiste sicuramente nel partecipare alle aste di Christie’s, Sotheby’s o Bonhams, ovviamente consapevoli che questa “rotta” per collezionare oggetti legati alla tragedia del Titanic può essere molto costosa. Un esempio? I documenti con i messaggi intercorsi tra il Titanic, il Carpathia (la nave che per prima ha captato il disperato sos) e altre navi sono stati venduti da Christie’s nel lontano 1988 per 123.500 dollari e 80mila dollari sono stati pagati da un anonimo appassionato per poter portare a casa una targhetta con impresso il nome Titanic insieme a una bandierina di una scialuppa di salvataggio mentre a 40 mila euro abbondanti è stato battuto da Sotheby’s un menu di bordo.
pubblicato il 21 Luglio 2024 da admin | in Quadri & arredi | tag: Bonhams, Christie’s, Robert Ballard, Sotheby’s, tesori sommersi, Titanic | commenti: 1
Vorrei sapere dove sono finiti 150 dei 300 sgabelli rialzabili e con base ottagonale saliti sul Titanic …