Nella giornata mondiale della gentilezza, che si celebra il 13 novembre, perché non essere gentili anche con la propria barca e con il suo motore? A rivolgere la domanda ai diportisti è Suzuki che coglie l’occasione per ricordare come “essere gentili con un motore permetta che abbia lunga vita” . Una gentilezza destinata a costare poco (facendo regolarmente manutenzione, attenendosi scrupolosamente a ciò che riporta il libretto di garanzia e manutenzione programmata, rilasciato dal costruttore) e a far risparmiare molto evitando spiacevoli guasti. Solo con la giusta manutenzione, usando ricambi originali Suzuki, e nello specifico il kit di manutenzione che raccoglie in un’unica confezione tutti i ricambi necessari per la manutenzione programmata di ogni motorizzazione, offrendoli a un costo totale inferiore rispetto al singolo, le sue performance superiori potranno essere sempre una costante”, spiegano i responsabili dell’assistenza Suzuki, che per convincere i più scettici hanno deciso di raccontare una breve storia. Quella, recente, di un Suzuki DF40A, motore 40 HP quattro tempi conducibile senza patente (il modello best seller della gamma del costruttore giapponese), preso nei magazzini della filiale italiana a caso fra fra i tanti uguali, spedito imballato al concessionario e installato sulla poppa di uno ZARmini RIB 16, gommone di 5 metri di lunghezza . Un natante di qualità, certamente, ma anch’esso assolutamente di serie, che il Club del Gommone di Milano ha utilizzato in due distinti “raid”: Il “Giro d’Italia in gommone”, nel 2017, e “A Gibilterra in gommone” nel 2018. “Il Suzuki DF40A protagonista di questa storia, proprio grazie alle “gentilezze” della rete di assistenza Suzuki, che gli ha sempre riservato solo tagliandi regolari, è riuscito a percorrere, senza intoppi e decadimenti prestazionali, oltre 4.000 miglia nautiche” scrivono i responsabili Suzuki, coprendo una distanza “che probabilmente va ben oltre ciò che generalmente un qualsiasi diportista raggiunge col proprio fuoribordo. Per l’esattezza 1.767 nel Giro d’Italia in gommone e 2.414 nel raid alle Colonne d’Ercole, cioè un totale di 4.181 miglia, ben 7.743 chilometri, tanto per rendere meglio l’idea. Un motore di serie, assolutamente, sul quale è stata eseguita solo manutenzione, quella normale che qualsiasi diportista trova nel proprio libretto d’uso”. Il tutto risparmiando, a velocità costante in crociera, un notevole abbattimento dei consumi reso possibile “dalla supervisione di un’elettronica particolarmente efficiente, in grado di gestire il motore e le sue performance istante per istante, analizzando in maniera puntuale l’effettivo bisogno di carburante dell’unità termica in funzione delle condizioni di lavoro del motore, cioè potenza erogata, carico, coppia ecc. Adattando la miscela aria-carburante in modo ottimale e continuo, il motore riesce a mantenere un funzionamento sempre ottimale utilizzando però meno combustibile, benzina, e più comburente, ossigeno, cioè dando vita alla combustione magra che riduce i consumi e le emissioni nocive”. Sempre che la manutenzione sia stata fatta bene. O meglio, con gentilezza….
pubblicato il 13 Novembre 2018 da admin | in Accessori, Partner | tag: decadimenti prestazionali del fuoribordo, fuoribordo da record, fuoribordo percorre 4.000 miglia, fuoribordo Suzuki, giornata mondiale della gentilezza, gommone ZARmini RIB 16, Suzuki DF40A | commenti: 0