IL MARE COME NON LO AVETE MAI VISTO

“Il giro del mondo in 80 giorni” è il titolo di un celebre romanzo di Jules Verne pubblicato alla fine del 1800 che narra la storia di Phileas Fogg, aristocratico londinese che per vincere una scommessa del valore di 20mila sterline stipulata con i soci del  proprio club tenta l’impresa di  circumnavigare il globo, in appunto meno di tre mesi. “Il giro dei saloni nautici del mondo in 30 giorni” potrebbe essere invece il titolo che riassume “l’impresa” della Navaltecnosud di Bari, azienda capace di essere presente, in un mese, a quattro eventi distanti pochissimi giorni ma migliaia di chilometri fra di loro. Già, perché dopo essere “salpato” il 13 ottobre con il proprio stand dallo Snim, il  Salone nautico della sua Puglia, di cui è stato anche main sponsor, e dopo aver fatto rotta sul Salon náutico internacional de Barcelona, aperto praticamente in contemporanea, Roberto Spadavecchia, fondatore e titolare di Navaltecnosud, ha immediatamente rifattole valige: destinazione, questa volta, il salone nautico di Fort Lauderdale, in calendario dal 27 al 31 ottobre. Terza e penultima tappa di un autentico tour de force destinato infine ad approdare al Mets di Amsterdam, prima fiera europea, riservata agli “addetti ai lavori”  di attrezzature, materiali, sistemi e servizi per il settore marittimo. Un appuntamento durante il quale ogni anno distributori, rivenditori, dettaglianti, grossisti e rappresentanti dei settori costruzione di imbarcazioni, la riparazione e design hanno l’ìopportunità di conoscere tutte le ultimissime novità. Una fiera di cui Roberto Spadavecchia e la Navaltecnosud sono da anni protagonisti per continuare a far navigare a ogni latitudine e longitudine i prodotti per la nautica (invasi, cavalletti, puntelli, tacchi, sia fissi che regolabili, selle fisse e trasportabili con carrelloni motorizzati, bilancini, carrelli trainati, stive e scaffali per ogni tipologia di natante, cabine retrattili su ruote o su binari per stoccaggio e per verniciatura) dell’azienda barese che ha vinto la propria “scommessa” più importante: contribuire a far salire le quotazioni del made in Italy nel mondo.