Ci sono molti modi per dimostrare la propria riconoscenza a chi ha fatto qualcosa di importante per noi, ma soprattutto fa la stessa cosa ogni giorno per chiunque di noi ne avesse bisogno. Uno di questi è contribuire a far sì che quelle persone possano continuare a farlo, e sempre meglio, aiutando sempre più persone. Aiutando chi aiuta, magari con una donazione, meglio ancora se con un evento capace di raccogliere più donazioni. Esattamente la “rotta” scelta da una coppia di genitori, Giacomo e Margot, per dimostrare la propria profondissima riconoscenza a chi ha salvato la vita a loro figlia, e soprattutto per far sì che questo possa riaccadere a molti altri papà e mamme, a molti altri ragazzi, bambini, neonati. Addirittura non ancora nati, ancora nel “pancione” di mamma, ma già visitabili, già curabili, perfino operabili grazie alle migliori equipe di medici e alle più avanzate tecnologie messe a disposizione della medicina. Come quelle disponibili negli ambulatori e nelle sale operatorie di Monasterio, ente sanitario specialistico e di ricerca del Servizio sanitario nazionale specializzato nella diagnosi e cura delle patologie cardiache a partire proprio dall’età fetale. Con sedi a Pisa, nell’ospedale San Cataldo, e a Massa Carrara, dove sorge l’Ospedale del Cuore, riferimento regionale per la cardiochirurgia e la cardiologia pediatrica interventistica che accoglie ogni anno centinaia di piccoli pazienti, spesso provenienti anche da fuori regione, da tutta Italia, dall’estero. Con un’area appositamente progettata per assicurare il parto di gestanti affette da cardiopatie o con “nel pancione” nascituri cardiopatici, per garantire che il parto avvenga nelle condizioni di massima sicurezza o che “il neonato possa essere operato, quando occorra, già nelle primissime ore di vita”. Un “approdo” per mamme e neonati con problemi di cuore che ogni anno accoglie un mare di casi, con poco meno di 100 parti di bambini con cardiopatie e 600 interventi pediatrici. L’approdo scelto anche dai genitori di Ines, per curare (e fortunatamente guarire nel migliore dei modi) una patologia congenita. Una storia a lieto fine che papà, velista agonista, e mamma, hanno deciso di festeggiare ogni anno con una regata, la Ines Cup, dal nome della figlia, finalizzata proprio a raccogliere fondi per l’ospedale del cuore che ha permesso a quello della loro bambina di tornare a battere normalmente. Così come del resto il loro, dopo le ondate di tachicardie causate dalla diagnosi. “L’idea della Ines Cup é nata da mia moglie che, quasi per scherzo una sera, mi ha detto: perché non organizziamo una regata di beneficenza? Un’iniziativa che ci permetta di contribuire, seppur in piccola parte, a sostenere l’ospedale dove è nata ed è stata salvata Ines? Potremmo darle proprio il suo nome, Ines Cup”, racconta Giacomo Palillo che confessa di non aver “potuto non assecondarla”, tanta era la felicità immediatamente provata al pensiero di poter “ convertire la nostra esperienza e gratitudine in supporto e sostegno per tutte quelle famiglie che si dovessero ritrovare ad affrontare una simile questa grande sfida per la vita”. L’unica perplessità? Lo “strumento”, la regata. “Perché nonostante la passione per la vela venga da me, ex agonista”, prosegue Giacomo Palillo, “non nascondo che inizialmente ero anche un po’ scettico al riguardo. In realtà si è dimostrata una bellissima e apprezzatissima idea, a giudicare dalla grande partecipazione che c’è stata. Numeri che per essere una prima edizione organizzata in pochissimo tempo, sono stati più che soddisfacenti… Oltre 25 le barche iscritte e 200 le persone presenti alla cena di beneficenza pronte a contribuire a raggiungere l’obiettivo di questa veleggiata: raccogliere fondi per contribuire alla realizzazione di foresterie dedicate alle famiglie di tutti coloro che in futuro dovessero dover approdare all’Ospedale del cuore di Massa. La città di Livorno ha risposto davvero benissimo e in maniera molto calorosa a questa iniziativa, e colgo l’occasione per ringraziare di nuovo i partecipanti alla cena di beneficenza, svolta nella sede storica dello Yatch club Livorno, che grazie al passaparola, ha raggiunto numeri che davvero non potevamo aspettarci. Con un altro ringraziamento sentito e doveroso per gli sponsor, che hanno consentito la realizzazione della Ines cup”. Una veleggiata pronta a ripartire con la seconda edizione in calendario il 15 settembre alla quale è possibile iscriversi inviando una mail all’indirizzo inescuplivorno@gmail.com oppure contattando il numero 328 9715405. “Ciascun partecipante sarà sicuramente coinvolto e attivo nelle manovre a bordo durante la veleggiata e apprezziamo la partecipazione di tutti, a partire da alcuni professionisti proprio dell’Ospedale del cuore, che hanno accolto fin da subito e con molto entusiasmo questa nostra iniziativa”. Membri dell’equipaggio d’eccezione, come potrebbero essere alcuni vip pronti a sostenere la Fondazione Luigi Donato per Monasterio che ha come missione esclusiva proprio il sostegno delle attività cliniche di ricerca dei due ospedali della Monasterio e che è impegnato in prima persona nella raccolta di fondi per la realizzazione di un’ulteriore foresteria nelle vicinanze dell’ospedale del cuore di Massa dove possano soggiornare gratuitamente i genitori dei piccoli pazienti ricoverati. “Averli a bordo, impegni permettendo, sarebbe semplicemente fantastico”, conclude Giacomo Palillo che spera di poter trasmettere la passione per la vela, che ha già contagiato la moglie, anche alla figlia Ines per la quale nel corso della sua lunga degenza in ospedale, ha costruito una culla a forma di barca. “ In modo che al suo rientro a casa, potesse già prendere confidenza con il movimento di una barca in mezzo al mare…”. Coloro che non potessero partecipare attivamente alla manifestazione, potranno comunque “salire a bordo dell’iniziativa” sostenendo l’iniziativa con un contributo, utilizzando i codici Iban della Fondazione Luigi Donato per Monasterio indicando come causale semplicemente Inescup. IT02V0846114000000010996260 CASTAGNETO BANCA 1910 – CREDITO COOPERATIVO – S.C. IT27H0306909606100000193583 – INTESA SANPAOLO SPA
pubblicato il 22 Aprile 2024 da admin | in | tag: fondazione Monasterio, Ines Cup a Livorno, Luciano Ciucci, Marco Tardelli, Ospedale del cuore di Massa Carrara, una regata per aiutare i piccoli pazienti cardiopatici | commenti: 0