Il mondo dei tartufi è molto più grande di quello che tutti pensano. Se non ci credete, vi consigliamo di dedicare un po’ di tempo alla scoperta di tutto quello che è possibile farci, con i tartufi. Una cosa incredibile? La grappa, per esempio. E giusto per restare in tema, anche l’amaro. Non si distilla il tartufo, ovviamente, ma lo si utilizza per aromatizzare alcuni dei più apprezzati ammazzacaffè della tradizione culinaria italiana. Il suo inarrivabile profumo accompagna anche i salami, le coppe (intese come insaccati, ovviamente), i formaggi, la polenta. Aggiungetelo al sale e all’olio e avrete in mano condimenti dalle potenzialità aromatiche moltiplicate, affiancatelo al burro e ogni piatto diventerà speciale. E i colori? Senza prendere in mano i pennelli potete maneggiarne di bianchi, bianchetti, neri. Quello dei tartufi, insomma, è un mondo dalle molteplici declinazioni, sfumature che bisogna conoscere, apprezzare e abbinare fra di loro per esaltare la natura stessa della materia prima. Un po’ la mission di Italiatartufi, l’azienda di Cagli, in provincia di Pesaro Urbino, che ha investito tutte le sue risorse nella costruzione delle tantissime strade gastronomiche che sprigionano dal tartufo. Dal prodotto come mamma lo ha fatto, alla linea Classici; dalle Specialità, maiuscolo perché indicano una linea di prodotti, alle confezioni di tartufo al naturale e ai semilavorati. Senza dimenticare gli accessori come gli affettatartufi, per esempio, o le francesine portatartufi. Tutto quello che può servire, insomma, a chi occupa uno dei tanti posti, dalla scrivania della grande azienda al tavolo di cucina, nella filiera produttiva del fungo più esclusivo del pianeta. Perché il tartufo è un fungo, e forse in molti non sanno nemmeno questo.
pubblicato il 8 Settembre 2014 da admin | in | tag: Italiatartufi | commenti: 0