Salpare per una vacanza in crociera significa immergersi in un mare di relax. Sono molte le compagnia che lo affermano, presentando le loro proposte. Tui Cruises, compagnia tedesca varata nel 2007 come joint venture tra la compagnia turistica tedesca Tui Ag e Royal Caribbean Cruises Ltd, non si è limitata a dirlo: l’ha scritto, a caratteri ben visibili, sulla fiancata della sua nuova nave, Mein Schiff Relax. Ovvero la prima di due nuove navi da crociera classe inTUItion di nuova concezione dual-fuel (Lng, ovvero Liquid natural gas e Mgo, Marine Gas Oil) che Fincantieri sta realizzando nello stabilimento di Monfalcone, teatro del varo di Mein Schiff Relax con la tradizionale bottiglia di champagne che è andata a rompersi proprio vicino al nome della nuova nave da 160mila tonnellate di stazza lorda destinata a costituire con la “sorella” ”a spina dorsale della flotta del futuro di Tui Cruises. Un futuro sempre meno inquin ante, come sottolinea anche il comunicato stampa diffuso da Fincantieri sottolineando che “l’ordine si basa su un prototipo sviluppato da Fincantieri che valorizza le caratteristiche consolidate di modernità e sostenibilità di Tui Cruises, società che vanta una delle flotte più avanzate sotto il profilo ecologico, con una configurazione di prodotto innovativa e con al centro del progetto l’efficienza energetica, con il duplice obiettivo di contenere i consumi in esercizio e minimizzare l’impatto ambientale, in linea con tutte le più recenti normative in materia”. Obiettivi resi possibili proprio dal fatto che le navi saranno in grado di sfruttare la propulsione a Lng, il combustibile marino più pulito attualmente disponibile in larga scala sul mercato e con all’orizzonte la possibilità, in fase avanzata di studio, di farle navigare con biocarburanti a basse emissioni, un passo importante verso una crocieristica climaticamente neutra. Ma non basta: le nuove unità saranno inoltre dotate di convertitori catalitici (conforme con lo standard Euro 6) e di una turbina generativa che utilizza il calore residuo dei diesel generatori e di un collegamento elettrico da terra, il che, tradotto per i profani, significa “garantire un funzionamento quasi privo di emissioni mentre la nave è si in porto, ovvero circa il 40 per cento del tempo operativo e, infine, saranno dotate di un sistema di trattamento dei rifiuti innovativo in grado di trasformare le sostanze organiche in carbone vegetale mediante processo termico.
pubblicato il 28 Novembre 2023 da admin | in | commenti: 0