Alla vigilia delle America’s Cup World Series di Napoli, Luna Rossa si è presentata ufficialmente, al prestigioso Circolo della vela Sicilia, con il quale ha lanciato la sua quarta sfida alla “Vecchia Brocca” Una presentazione che ha visto protagonisti, oltre all’ammiratissima imbarcazione, il nuovo skipper (il romagnolo Max Sirena, già membro del team nelle passate edizioni e vincitore della 33a America’s Cup con Team Oracle), una rappresentanza dell’equipaggio, il presidente della Federvela Carlo Croce, il presidente dello Circolo vela Sicilia, Agostino Randazzo e soprattutto Patrizio Bertelli, Ceo di Prada, che non si è certo sottratto alle domande … dei giornalisti intervenuti alla conferenza stampa. .
“Ho deciso di lanciare la nuova sfida quando si è concretizzata la possibilità di allearsi con Team New Zealand”, ha affermato Patrizio Bertelli, ” cosa che certamente il Defender non aveva contemplato al momento della definizione del Protocollo con le nuove regole. I kiwi sono stimati avversari, ma storicamente anche ottimi amici e grazie a questo accordo abbiamo potuto recuperare un po’ del gap rispetto a chi era partito subito nella progettazione dei grandi catamarani.
Inoltre”, ha aggiunto Patrizio Bertelli, “oltre che un grande appassionato di vela sono soprattutto un italiano e non nego di essermi vergognato, quando il precedente Challenger of Record (il rappresentante degli sfidanti, che era Mascalzone Latino) si è ritirato dopo aver sottoscritto il Protocollo; una cosa del genere non si era mai vista e ho cercato il modo di tenere alto il tricolore nella sfida per il trofeo sportivo più antico del mondo”.
Una sfida da 40 milioni di euro. A tanto ammonta infatti la cifra stanziata da Luna Rossa, grazie alla sponsorizzazione di Prada. Per quanto alta in termini assoluti, la cifra è in realtà relativamente bassa, poiché gli altri team hanno budget superiori, a partire dal Defender Oracle, che ha dichiarato 100 milioni di euro d’investimento anche se in realtà il suo è un budget praticamente illimitato. Tuttavia non è detto che a una spesa superiore corrisponda necessariamente una performance migliore, come hanno dimostrato tanti team nella storia della Coppa. Proprio a Valencia, quando Luna Rossa non giunse alla finale, il team aveva un budget comunque inferiore a Oracle, che venne battuto con un sonoro 5-0. “Infatti Russell Coutts”, ha sottolineato Bertelli, ” si è venuto poi a prendere da Luna Rossa i velisti con cui ha battuto Alinghi nel Deed of Gift match, quello che ha permesso a Oracle di vincere la 33a America’s Cup”.
Luna Rossa è un progetto per le prossime due edizioni: in questa prima l’obiettivo è quello di arrivare a giocarsi la Louis Vuitton Cup con i neozelandesi di Grant Dalton, con buona pace di Paul Cayard, alla guida del team svedese Artemis, Challenger of Record in carica, che non vede di buon occhio questo dualismo italo-neozelandese. Ora ci attendono le regate di Napoli e Venezia, che potranno essere seguite sia sul canale Youtube dell’America’s Cup sia sul canale Italia 2 di Mediaset.
Testo realizzato da Giuliano Luzzatto per Mareonline.it
pubblicato il 4 Aprile 2012 da admin | in Eventi in Italia, Regate in Italia | tag: Agostino Randazzo, America’s Cup, Carlo Croce, Circolo della vela Sicilia, Defender Oracle, Louis Vuitton Cup, Luna Rossa, Mascalzone Latino, Max Sirena, Patrizio Bertelli, Prada, Team New Zealand | commenti: 1
Grazie Luna Rossa per farci sognare ancora! Non sono mai stato un velista ma anni fa ho passato le notti incollato davanti al televisore per guardare questo stupendo spettacolo!