Immaginare un museo che racconta il mare come un museo liquido non è idea nemmeno troppo lontana dalla realtà. L”acqua è il liquido per eccellenza e il mare è l’espressione più naturale dell’acqua. Ma quando si parla di museo liquido, si intende altro. È un modo per interpretare la nuova funzione delle istituzioni museali, da sempre chiamate a conservare e interpretare vestigia e testimonianze, ma adesso indirizzate verso nuove competenze ed esperienze, dalle pratiche di conservazione, restauro catalogazione e ricerca all’allestimento, al rapporto con associazioni varie e scuola. Un museo in perenne movimento, come il mare, in grado di riempire tutti gli spazi all’interno dei quali si muovono storia e cultura. È di questo che si parlerà, venerdì 5 e sabato 6 maggio, al 23° Forum del patrimonio marittimo mediterraneo in programma, neanche a farlo apposta, al Museo della Marineria di Cesenatico. Un evento dall’importanza non indifferente, visto che riunisce tutti i musei del mare Mediterraneo, organizzato in uno dei più innovativi protagonisti di questa missione di salvaguardia e valorizzazione della costa. Il programma prevede seminari e interventi sul ruolo dei musei come rivelatori del paesaggio culturale marittimo. Saranno presenti a Cesenatico i direttori dei principali e più attivi musei marittimi di Italia, Spagna, Francia, Croazia, Slovenia e altri paesi mediterranei. La mattinata inaugurale del Forum, il 5 maggio, affronterà il tema del museo come rivelatore della storia e identità marittima, e dunque come ispiratore di politiche di salvaguardia e sostenibilità. Bisogna superare – spiegano gli organizzatori del Forum – la concezione di un museo passivo, semplicemente da vedere: al contrario, il museo, che da sempre ha il compito di conservare e narrare la memoria di un luogo e di una comunità, può essere per questo motivo anche il più efficace presidio per la sua salvaguardia e valorizzazione, anche turistica. Un compito che appare tanto più utile e necessario nel momento i cui, in tutto il Mediterraneo, emerge un forte interesse a ricercare nuove modalità di fruizione culturale e turistica legate alla scoperta, all’incontro, all’esperienza.
Il Forum si aprirà alle ore 9,30 di venerdì 5 maggio nella sala convegni del Museo della Marineria, con il saluto del sindaco Matteo Gozzoli, seguito dagli interventi introduttivi di Mario Scalini, direttore del Polo museale del ministero dei Beni Culturali per l’Emilia-Romagna, del presidente dell’Istituto Beni Culturali dell’Emilia-Romagna Angelo Varni, e di Tiziana Maffei, il presidente di Icom – Italia, la principale organizzazione che riunisce i musei di tutto il mondo. I lavori del Forum inizieranno subito dopo, preceduti da un ricordo di Predrag Matvejevic, il celebre scrittore da poco scomparso autore del celebre Breviario Mediterraneo e promotore di una visione del Mare Nostrum come luogo di incontro pacifico tra diverse culture. Nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato avranno luogo invece le relazioni sugli aspetti tecnico-professionali e sulle buone pratiche realizzate nei diversi musei, i cui direttori e curatori avranno anche l’occasione di incontrarsi e concordare varie forme di scambio e di partenariato, anche alla luce dei prossimi bandi europei.